Chiusa la parentesi elettorale che ha portato il trionfo in casa del centrodestra – e, più nello specifico, in quella di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia – è alquanto probabile che ad inizio dell’anno prossimo si torni nuovamente a votare per eleggere il nuovo consiglio regionale, per quanto, almeno ad Anagni, a tenere alto il livello del dibattito politico sono – già oggi – le elezioni amministrative che si terranno – con tutta probabilità – a maggio 2023.
In quella data, la città sarà chiamata ancora alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e per scegliere il nuovo sindaco.
Altrove, in città e paesi “normali”, il clima da campagna elettorale inizia a farsi sentire appena quattro o cinque mesi prima; ad Anagni – caso strano – è già un po’ che che si respira aria, per così dire, “fritta”.
Iniziamo con il dire che l’amministrazione in carica, guidata dal sindaco Daniele Natalia, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà – dopo oltre venti anni – la prima amministrazione che finirà il mandato a scadenza naturale e questo, sempre a proposito di paesi “normali”, ha già il sapore di qualcosa di eccezionale.
A proposito, invece, di campagna elettorale, in città si parla già di ben quattro schieramenti che si contenderanno gli scranni della Sala della Ragione: proveremo ad analizzare gruppi e uomini, nella consapevolezza che di ufficiale – ad oggi – non c’è quasi niente e che, pur essendo mediamente bene-informati, le dinamiche sono ancora troppo fluide e la situazione ancora troppo in fieri, anche considerando un impegno elettorale intermedio; ma, soprattutto, tenendo sempre a mente che nei paesi poco “normali” come Anagni di scontato non c’è mai niente.
LA COALIZIONE DI GOVERNO: DANIELE NATALIA TENTA IL BIS
Partiamo dalla coalizione di governo: quella del centrodestra ufficiale e dei partiti, per intenderci. Una coalizione che è tornata al governo della città dopo il campo largo targato Fausto Bassetta, una coalizione che ha amministrato durante la pandemia, una compagine formata inizialmente da new-entry e veterani coordinati da un sindaco politicamente scaltro, molto presente tra la gente, che però spesso si è dovuto sostituire ad assessori “timidi”, volendo usare un eufemismo.
Mancando otto mesi alle elezioni amministrative, Daniele Natalia ha già incassato il sostegno dei partiti nazionali – e non è poco – ma paga il ritardo su alcune opere pubbliche che la città aspetta da troppo tempo (museo archeologico, rotatoria Winchester, frana a Montemarino, palazzo Bacchetti…) ma che, comunque, almeno secondo i piani, dovrebbero vedere la luce entro la primavera, fatto – questo – che permetterebbe all’attuale primo cittadino di partire con i favori del pronostico.
LIBERANAGNI: FINORA IL PRIMO E UNICO PROGETTO POLITICO PRESENTATO UFFICIALMENTE
Passiamo ora all’altra coalizione che proprio recentemente ha ufficializzato la partecipazione alle amministrative 2023: “LiberAnagni” è una fusione a freddo tra M5S, pezzi di SEL, ex sostenitori di Anagni Cambia Anagni e la partecipazione di una figura di altissimo profilo quale è quella dell’ex sindaco Fausto Bassetta.
Alla guida dello schieramento, l’avvocato Luca Santovincenzo, il quale – pur non avendo ancora definitivamente ufficializzato la sua candidatura – è ritenuto, dai più, il naturale candidato a sindaco di questa compagine.
Luca prova a proporsi con una coalizione che qualche spiritoso ha già definito come… di “quartiere”. Il progetto politico c’è, l’ambizione pure, i cuori in alto; tutto perfetto, se non fosse per un particolare, quello delle critiche neanche tanto velate da parecchi esponenti dell’attuale maggioranza: “se fosse davvero lui il candidato, come risponderebbe a chi lo ha accusato di strumentalizzare un comitato di quartiere e il sano impegno civico di tanti cittadini?”. Luca, in verità, alle malelingue ha già risposto nel corso dell’intervista concessa al nostro giornale e ora può volare alto.
LA TERZA COMPAGINE: IL CAMPO LARGO CAPITANATO DALL’IMPRENDITORE ANAGNINO DOMENICO BECCIDELLI
Veniamo, ora, al terzo schieramento; è oramai assodato che a partecipare alla competizione elettorale ci sia anche un polo tutto civico capitanato dal cav. Mimmo Beccidelli, imprenditore di primo piano impegnato anche nella società civile. Al suo fianco, il vicepresidente della Provincia di Frosinone Alessandro Cardinali, attuale consigliere di opposizione. Una coalizione di “anime civico-progressiste della sinistra anagnina, da CittàTrepuntoZero a La rete dei cittadini”, come ha scritto il collega giornalista e docente Paolo Carnevale sul blog del collega giornalista Alessio Porcu; una compagine alla quale parteciperebbe anche il Partito Democratico, all’occorrenza con o senza simbolo.
Ad oggi, riguardo al progetto politico di questo schieramento si sa ben poco; avremo piacere – in caso – di ospitare, quando possibile, sul nostro giornale, un’intervista ad un esponente di questa coalizione per saperne di più noi e per informare i nostri lettori.
LA QUARTA COMPAGINE: LA RIDISCESA IN CAMPO DI FRANCO FIORITO
La sorpresa più grossa – e siamo giunti al quarto schieramento in campo – è il ritorno nella politica anagnina di Franco Fiorito, al quale quei simpaticoni di “Uanemammamea” hanno già dedicato un paio di divertentissime vignette.
Ex sindaco, ex consigliere provinciale, ex consigliere regionale, le cui gesta e vicende giudiziarie hanno varcato i confini nazionali, tanto da essere considerato da molti, a tutti gli effetti, l’ispiratore della Legge Severino, ovvero quella norma nata per impedire il ritorno alla vita politica per chi ha commesso gravi reati a danno della pubblica amministrazione.
Sembra che per una serie di circostanze, il “Batman” nazionale possa tornare dopo aver pagato con quasi tre anni di galera, pena sospesa, il suo debito con la Giustizia.
Al suo fianco ci sono i fedelissimi di sempre, ovvero quelli che, intervistati dalle televisioni nazionali ed internazionali, giuravano sulla sua innocenza ai tempi dello scandalo, prima che i giudici lo condannassero in via definitiva.
Al suo richiamo pare non abbiano resistito neanche “i fascisti del terzo millennio” di CasaPound, l’ex assessore Giuseppe De Luca con il suo gruppo e alcuni yes-man irriducibili. A dire il vero, sembra più una nostalgica operazione dai toni rievocativi dei tempi andati a supporto di un senso di rivalsa (per carità, legittima) che qualcosa di politicamente interessante: sia nel caso in cui il candidato sindaco dovesse essere proprio lo stesso Fiorito, in prima persona, sia in quello in cui tale ruolo dovesse essere ricoperto da interposta persona.
Staremo a vedere; comunque, da oggi, data della pubblicazione di questo articolo, dichiariamo aperta la campagna elettorale; vinca il migliore e in bocca al lupo, in primis, alla città e agli anagnini.
articolo a cura di Ivan Quiselli, direttore responsabile di anagnia.com