Prosegue il nostro ciclo di interviste con i protagonisti della vita politica ed amministrativa della città, in vista – anche – dell’importante scadenza elettorale della primavera prossima quando alle urne saranno chiamati circa 14mila anagnini che dovranno scegliere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione. Oggi diamo spazio all’attuale assessore alla Cultura del Comune di Anagni dott. Carlo Marino.
Assessore, per cominciare facciamo un quadro della situazione politica cittadina aggiornato ad oggi: per quanto riguarda la sua area politica di riferimento, quali sono le forze in campo e quali le caratteristiche ed i punti di forza di ognuna?
La situazione nel centrodestra è abbastanza chiara. La coalizione ufficiale sarà, infatti, unita e pronta per affrontare, dopo la vittoria alle Elezioni Politiche, sia l’importante sfida delle Regionali all’inizio del prossimo anno, cercando di portare al governo della Regione persone che tengono veramente a questo territorio, sia per le successive Amministrative nella primavera del 2023.
Ho letto il vostro articolo nel quale avete evidenziato una cosa interessante: ad Anagni sono 20 anni che cadono amministrazioni, questa volta non accadrà e il merito è soprattutto del Sindaco Daniele Natalia.
Purtroppo far cadere le amministrazioni è diventato lo sport preferito di qualcuno che, probabilmente, pensa di trarne qualche vantaggio, immagino elettorale, senza considerare che a rimetterci è sempre la città, a livello di immagine ma, soprattutto, a livello amministrativo.
Quello che non è chiaro, o forse è sin troppo chiaro se si vuole essere “smaliziati”, è che la continuità amministrativa è fondamentale per lo sviluppo di una città: basti prendere ad esempio le città vicine per capire che, al di là del colore politico espresso, quello che fa la differenza è la continuità.
Poi so che c’è fermento per la formazione di una coalizione “alternativa” rispetto al centrodestra ufficiale, ma fino a che non c’è l’ufficialità preferisco non pronunciarmi e, in ogni caso, non credo abbia senso parlare di un “altro centrodestra” se FdI, FI e Lega non ne fanno parte.
Anche a sinistra, come avrà saputo, si stanno organizzando. Qual è la Sua opinione al riguardo?
Ho letto della presentazione della coalizione LiberAnagni.
Ho letto che uno dei loro obiettivi è il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, puntando sulla legalità, come se tutti gli altri puntassero a peggiorarla e fossero tutti delinquenti.
Ho letto anche del portavoce, e come volevasi dimostrare, è quello che simpaticamente abbiamo chiamato il “sindaco di quartiere”, ossia uno stimato avvocato che ha perso gli ultimi quattro anni a scrivere su Facebook che il suo quartiere era bello e la città di cui il suo quartiere fa parte è brutta, sporca e priva di servizi.
Non mi è sembrato un bel modo per pubblicizzare la città che ha l’aspirazione di governare.
Come confermato da più parti, è quasi certa la ridiscesa nel campo della politica anagnina di Franco Fiorito. Se ne parla da settimane, anzi da mesi, in città ma anche altrove. Come valuta questa evenienza e quali sono le Sue considerazioni a proposito?
Non sono stato un fioritiano della prima ora, anzi, in verità non sono proprio mai stato fioritiano poiché la mia è una storia diversa. Fiorito non ha mai avuto il mio voto e non avrà mai il mio odio.
In realtà mi dispiace quello che sta accadendo e, sinceramente, da un ex politico – come lui stesso si definisce – dalle indubbie capacità, non mi aspettavo certe cadute di stile, ma questa è una mia opinione personale.
Comunque, se è vero che si candiderà, a lui e a tutti gli altri candidati che lo appoggeranno va il mio in bocca al lupo.
Qualche bene-informato, a dire il vero, ha indicato il nome di Giuseppe De Luca, ex presidente del consiglio comunale ed ex assessore, quale possibile sostituto di Fiorito nella corsa alla carica di primo cittadino nel caso in cui, per motivi politici o di opportunità, non si dovesse – in fieri – ritenere opportuno il nome dell’ex consigliere regionale, ex sindaco di Anagni ed ex consigliere provinciale…
Anche questa è una notizia che ho letto. Francamente non credo che De Luca sia politicamente all’altezza. Nutro forti dubbi sulla coerenza delle sue azioni.
De Luca ha fatto cadere l’ex sindaco Fausto Bassetta, ha voluto fare il presidente del consiglio con Daniele Natalia e poi ci ha ripensato, poi ha voluto fare l’assessore al bilancio e si è dimesso il giorno prima della discussione del bilancio consuntivo, dimostrando a mio avviso poca professionalità e poca serietà, ha rilasciato interviste buttando fango addosso ai colleghi di giunta, ora trama alle spalle del Sindaco… insomma, io non punterei su un profilo del genere per cercare di vincere le elezioni. È chiaro però che a decidere saranno i cittadini e se sarà candidato anche a De Luca va il mio in bocca al lupo.
Quindi Lei e il suo gruppo sosterrete di nuovo Natalia?
Io e il mio gruppo nel 2018 abbiamo sostenuto Daniele Natalia perché abbiamo sottoscritto un programma elettorale. Se a fine mandato verranno realizzati lo stadio, il muro di San Michele e il parcheggio sotto Piazza Innocenzo III, ristrutturato palazzo Bacchetti, aperto il museo, sistemata la frana della Calzatora, realizzata la rotatoria al bivio ex Winchester, realizzate le urbanizzazioni della località Finocchieto, se verrà messa in sicurezza la via Casilina, asfaltate le strade, potenziata la pubblica illuminazione e realizzati parchi pubblici oltre a continuare a lavorare come abbiamo fatto insieme sulle politiche culturali e turistiche: sì, sosterremo Daniele Natalia con convinzione.
E inviteremo tutti a fare altrettanto.
Grazie assessore; una ultima domanda… siete davvero così sicuri di riuscire a fare tutto questo e in caso, qualora ci riusciste, non sarebbe troppo tardi?
Credo proprio che ci riusciremo e non penso sia troppo tardi. A tutti sarebbe piaciuto velocizzare le opere, ma forse si dimentica che il mondo si è fermato due anni e mezzo (praticamente mezzo mandato elettorale) a causa della pandemia ed ora abbiamo a che fare con la crisi energetica e l’aumento esagerato delle materie prime e, a cascata, di tutto il comparto edile.
Nonostante questo sono sicuro che Daniele Natalia e Vittorio D’Ercole stiano ben operando e con il bando della rigenerazione urbana realizzeranno o appalteranno, oltre alle opere del programma, anche il parcheggio sotto piazza Cavour che tutte le amministrazioni dal dopo guerra a oggi hanno sognato ma che nessuno aveva ancora programmato.
E poi mi scuserà se chiudo con una metafora calcistica: quando le partite le vinci al novantesimo valgono sempre tre punti. Anzi, negli spogliatoi valgono ancora di più. E a vincere sarà la città.
Grazie e un caro saluto a tutti i lettori di anagnia.com.
intervista a cura di Ivan Quiselli, direttore responsabile di anagnia.com