Non è il titolo di un film ma la realizzazione di un progetto che Maria Grazia Borgia e Matteo Celletti, Consiglieri rispettivamente alla cultura e al turismo di Piglio hanno portato a compimento per la valorizzazione degli spazi interni del Castello Alto di Piglio, riconosciuto dalla Regione Lazio come Dimora Storica, a seguito del bando “Un paese ci vuole 2021” del 9/10/2020,
Il progetto ripercorre la vita dei Pigliesi a partire dal 1800 fino allo scorso secolo e ha coinvolto le famiglie del posto essendo i veri custodi del prezioso patrimonio di Piglio dove cibo, storia e cultura sono parte integrante di un’identità che merita di essere conosciuta e valorizzata.
In un comunicato stampa Maria Grazia e Matteo, promotori e vincitori del bando Regionale, fanno sapere che: “tramite i racconti e le fotografie degli album personali delle famiglie pigliesi si è potuta realizzare una mostra permanente all’interno delle sale del Castello Alto con l’installazione di 25 gigantografie di fotografie in bianco e nero che riproducono lavori, tradizioni, costumi e usanze appartenenti al passato e ormai scomparsi.
La mostra diventa un racconto della memoria collettiva perché le immagini hanno fermato il tempo e racchiuso emozioni in un ricordo che diventa indelebile. Nel nostro mondo sempre più digitale ed etereo, in questo tempo in cui si parla di metaverso, il passato rischia di sbiadire e scomparire, ed è per questo che riproporre il “vecchio supporto cartaceo” diventa molto importante.Le fotografie dimenticate e sbiadite, trovate sul fondo di un cassetto o perdute in mezzo a qualche vecchio libro, ci parlano di un tempo passato in cui era molto più difficile lasciare traccia della propria esistenza.Ne sono testimonianza l’atteggiamento fiero e consapevole dei personaggi fotografati da soli e nei gruppi di famiglia, consapevoli del fatto che farsi fotografare non era cosa di tutti i giorni, era qualcosa di importante e rara.
Oggi, siamo abituati, con i cellulari, a scattare e condividere in un tempo brevissimo, senza trovare le difficoltà tecniche legate alla stampa delle foto, siamo abituati a scegliere lo scatto migliore e anche al photoshop. Gli scatti dal passato sono quindi immagini rare che riescono a condensare storie di persone, luoghi ed epoche.
L’obiettivo della mostra è quello di fungere da volano per la promozione del piccolo borgo, mostrando le bellezze e unicità che il nostro territorio possiede, ponendosi come strumento fondamentale di capacità di valorizzare non soltanto le tradizioni, ma l’intero tessuto economico e produttivo del territorio.
Del resto, Piglio è stato la culla di culture differenti che hanno lasciato in eredità al luogo un concentrarsi di elementi archeologici che abbracciano un arco di tempo che si estende dall’antichità romana al tardo barocco, i quali meritano di ricevere la giusta valorizzazione.
Prima di giungere al borgo, sin dalle campagne pigliesi sono numerose le testimonianze della civiltà romana che ci portano agli splendori della Roma Repubblicana e ad interessi di carattere storico-archeologico, possiamo ammirare proprio qui adesso la statua ritrovata nelle nostre campagne nel 1997.
Questa mostra è una narrazione collettiva fatta dalla nostra comunità al fine di sensibilizzare sulle tematiche relative alla tutela, conservazione e valorizzazione della storia, tradizioni e cultura del nostro paese. Le immagini sono corredate da brevi testi, alcuni suggeriti dal racconto degli stessi protagonisti delle foto. La realizzazione di questo progetto non sarebbe stata possibile senza la generosa disponibilità dei singoli cittadini a condividere gli archivi familiari e personali.
Inoltre, in questo stesso progetto sono stati installati, a partire dall’inizio di viale Umberto I, dei totem digitali con video e racconti del territorio e dei siti culturali e religiosi, accessibili tramite QR CODE posti sui monumenti e i punti di interesse del Comune, al fine di realizzare una vera e propria guida multimediale online 24 ore su 24. I visitatori potranno così approfondire virtualmente con immagini, testi in italiano e in inglese, video e foto la conoscenza del patrimonio culturale di Piglio.
La mostra è stata allestita all’interno del Castello Alto di Piglio, luogo pieno di fascino, proprio perché da esso parte la storia della comunità pigliese ed è quindi giusto che esso ne conservi le memorie e le tradizioni come uno scrigno conserva i propri gioielli. All’inaugurazione della Mostra si brinderà con i vini di Cesanese docg, selezione curata dalla Strada del Cesanese.La Festa di san Martino proseguirà anche sabato 12 novembre come da locandina.
articolo a cura di Giorgio Alessandro Pacetti