I consiglieri comunali di opposizione Alessandro Cardinali, Sandra Tagliaboschi, Nello Di Giulio, Fernando Fioramonti e Pierino Naretti hanno inviato una serie di quesiti al segretario generale, al direttore dell’ufficio tecnico, al sindaco e all’assessore dei lavori pubblici del Comune di Anagni, chiedendo risposte esaustive, sulla rotatoria per il bivio ex Winchester per la quale si è appena conclusa la procedura di gara.
In vista dell’assegnazione dei lavori alla ditta aggiudicatrice, i consiglieri rilevano che come a tutti noto, i tempi per la realizzazione di questa importantissima opera pubblica si sono rilevati troppo lunghi. E proprio per evitare che di ritardi ce ne siano altri, e prima che si stipuli il contratto tra ente e ditta, i consiglieri di minoranza richiedono risposte su alcuni aspetti evidentemente ancora poco chiari.
Sotto la lente finiscono il progetto e i costi della rotatoria. Si vuole sapere perché il progetto è stato riformulato, dal momento che quello esecutivo del 2019 era stato validato da due conferenze dei servizi tenute nel 2020 e 2021 e liquidato per 20.000 euro. Il riferimento è al progetto di Ale Consulting che non aveva subito variazioni sensibili al termine delle procedure e della conferenza dei servizi decisoria. “In quale modo e con l’approvazione di chi – chiedono i consiglieri – il progetto pagato 20.000 euro nel 2019 è stato rimodulato e mandato a gara con costi quasi raddoppiati?”.
Altre domande di Cardinali, Tagliaboschi, Di Giulio, Fioramonti e Naretti sono: “perché si fa ricorso alla procedura di appalto integrato, che prevede parte della progettazione in capo alla ditta appaltatrice, in presenza di un progetto esecutivo già validato e soprattutto pagato? In pratica, perché la progettazione viene pagata due volte?”
Altre osservazioni dei consiglieri riguardano il quadro tecnico economico dell’opera, in pratica il costo complessivo della rotatoria. A tutto il 2021 era di 500.000 euro, con un’ulteriore quota di 70.000 euro per l’aggiornamento dei prezzari regionali. “Per quali motivi la cifra totale è lievitata a 815.000 euro?“, si chiedono dalla minoranza.
Un passaggio della lettera fa riferimento anche al finanziamento regionale che il Comune di Anagni ha perso. “Che fine ha fatto – chiedono esplicitamente i cinque consiglieri – il finanziamento regionale che doveva coprire circa la metà della spesa? Si conferma che il costo di 815.000 euro verrà sostenuto dalle casse comunali, quindi dai cittadini di Anagni?”
Infine si vuole sapere chi è il progettista che ha riformulato il progetto, chi il responsabile dei lavori e perché viene cambiato un progetto senza formali motivazioni o contestazioni.
“Considerando l’alto prezzo di vite umane che la città ha pagato per colpevoli ritardi nella realizzazione di tale urgente infrastruttura – è scritto in una nota inviata a questa redazione – i sottoscritti consiglieri esigono che nessun altro motivo afferente l’ordinaria trasparenza di ogni opera pubblica possa rallentarne ancora l’indilazionabile realizzazione“.