Si chiama Alessandra Cecilia, ma tutti la conoscono come Lalla; nata ad Anagni, dove vive e lavora come impiegata nell’ufficio commerciale e marketing di una storica azienda meccanica del territorio, ha tre figli: Davide, Lorenzo e Giulia.
“La scelta di scendere in campo alle elezioni regionali del Lazio del 12 e 13 febbraio – confida ad anagnia.com – è un’ulteriore tappa di un lungo percorso di impegno civico nella vita pubblica della mia comunità. Un percorso – spiega, ancora – che mi ha vista coinvolta nei consigli di circolo e di istituto delle scuole dei miei tre figli, nell’associazionismo di carattere ambientale, nello sport – come dirigente delle squadre di basket dove giocavano i miei figli – e nell’impegno politico per la mia città Anagni, dove ho avuto la possibilità di ricoprire la carica di assessore allo Sport, Servizi sociali, Famiglia e Giovani al fianco dell’allora sindaco Col. Fausto Bassetta“.
Dunque, Lalla… come nasce la sua candidatura al Consiglio Regionale e perché ha deciso di intraprendere questo cammino?
Questa candidatura nasce dalla proposta di Antonio Pompeo che ho accolto con grande piacere e senza esitazione. Ho avuto occasione di conoscere Antonio in questi anni nella veste di amministratore locale e, sia come sindaco che presidente della Provincia di Frosinone, ha sempre dimostrato di essere un amministratore serio, competente e in grado di valorizzare e sviluppare il nostro territorio. Ritengo, quindi, un grande onore aver potuto intraprendere questa avventura insieme a lui e Annalisa Paliotta.
Una domanda su un argomento particolarmente delicato ma molto sentito dalla popolazione: quello riguardante la sanità regionale. L’emergenza sanitaria ha evidenziato ancora di più l’importanza di un servizio sanitario regionale efficiente. Che cosa proporrà, se eletta, per quanto riguarda questo argomento?
Il tema sanitario negli ultimi anni ha rappresentato un argomento molto sensibile per realtà come la mia città Anagni e in generale per l’intera Area Nord della provincia di Frosinone e rappresenta sicuramente una delle principali sfide per tutti coloro che si candidano a rappresentare questo territorio. Attualmente con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Governo italiano ha promosso un nuovo modello di assistenza, basato sulla diffusione sul territorio di strutture sanitarie intermedie e di prossimità (case e ospedali di comunità), che garantiscano una presa in carico del paziente più omogenea e una gestione del malato incentrata sulla domiciliarità delle cure. In questo senso ritengo sia necessario prima di tutto approfondire con attenzione le necessità – con grande riguardo al nostro territorio – per fare in modo di tornare a riflettere sulle esigenze della popolazione e sulle opportunità praticabili per garantire dei livelli di assistenza sanitaria consoni ai bisogni dei cittadini, attraverso l’implementazione e il potenziamento dei servizi sanitari offerti sul territorio. Questo processo andrà attivato creando una rete e connettendo le istituzioni regionali, con le Aziende sanitarie e le realtà locali.
Dove la Regione Lazio, secondo Lei, può investire per il futuro e che idee sosterrebbe in merito se eletta al Consiglio Regionale?
I principali punti del nostro programma vedono al centro: la tutela e sviluppo del territorio insieme a tutela della salute dei cittadini, la promozione dell’imprenditoria giovanile e femminile, l’inclusione sociale di persone diversamente abili e anziani, la promozione dello sport, pari opportunità, promozione culturale e turistica ed enogastronomica. Per raggiungere questi obiettivi ritengo fondamentale supportare le imprese locali che investono in ricerca e innovazione, incentivare processi di rigenerazione dei contesti urbani, investire sulle infrastrutture viarie e ferroviarie a disposizione dei cittadini e del tessuto imprenditoriale e produttivo territoriale. Inoltre, anche per la mia esperienza da amministratrice locale, mi preme sottolineare l’importanza di incentivare la promozione dell’invecchiamento attivo e la pratica sportiva attraverso investimenti infrastrutturali adeguati, insieme al sostegno dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. I fatti tragici di questi giorni mi portano nuovamente a ricordare quanto sia fondamentale riflettere seriamente sul ruolo, lo spazio e le opportunità che hanno i giovani all’interno delle nostre comunità. Ritengo dal profondo che tutti noi, candidati, amministratori locali, genitori, dobbiamo impegnarci al massimo per includere e sostenere ragazze e ragazzi nella vita della società, attraverso soprattutto lo sviluppo di percorsi di formazione lavoro in linea con le richieste delle professionalità necessarie alle aziende del nostro territorio per facilitare l’accesso al mondo del lavoro con l’adeguato supporto dell’imprenditoria giovanile. Oltre al potenziamento degli spazi e delle strutture appositamente dedicate alla vita sociale e all’aggregazione dei più giovani.