Si sono concluse con successo – questa mattina, martedì 14 febbraio 2023 – le operazioni di brillamento del grosso residuato bellico rinvenuto nei giorni scorsi in località Tufano di Anagni, in piena campagna ma non lontano dal centro abitato; a portarle a termine, gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito Italiano di stanza a Roma Cecchignola.
Le complesse operazioni – che si sono svolte lontano da cose, persone o animali – sono state coordinate dalla Prefettura di Frosinone che ha gestito un articolato dispositivo di sicurezza che ha visto coinvolti l’Ispettore capo Massimiliano Lucisano, la Sovrindente Simona Ricciarelli e l’agente Andrea Benassi della Polizia Locale di Anagni coordinati dal comandante Fabrizio Mancini, la Croce Rossa Italiana presente sul posto con i due giovanissimi volontari Tatiana Bianchi e Riccardo Fiorini, il medico dott. Massimo Natalia.
L’ordigno fatto brillare stamane – che inizialmente si pensava fosse di fabbricazione tedesca – è risultato essere, ad un’analisi più approfondita, di matrice inglese: si trattava, infatti, di una bomba da mortaio da tre pollici inesplosa, risalente al secondo conflitto mondiale, con ancora all’interno tutta la sua carica di tritolo. Come hanno spiegato gli stessi artificieri al termine dell’intervento, l’ordigno potrebbe essere stato lanciato da una distanza di circa 4/5 kilometri contro i soldati tedeschi in ritirata verso nord dalla montagna di Porciano ma, per cause contingenti, non sarebbe esploso restando su quello stesso terreno per i decenni a venire.
Il corpo bomba dell’ordigno era costituito da un cilindro di lamiera metallica; il tappo superiore portava il bocchino per la spoletta, cui corrispondeva all’interno un tubetto di innesco mentre il tappo inferiore presentava un codolo metallico con fori di espansione, che ospitava una speciale cartuccia; essa conteneva la carica di lancio e la capsula a percussione di innesco sul fondo. All’interno dell’ordigno – hanno spiegato ancora gli artificieri – era contenuto un cilindretto costituito da speciali materie pirotecniche che alla denotazione emettevano luce variamente colorata a scopo di segnalazione.
Al termine delle operazioni di brillamento, i pochi presenti che vi hanno assistito a debita distanza hanno applaudito e ringraziato i militari che subito dopo sono partiti alla volta di Avezzano per un intervento simile.