Nei giorni scorsi Anagni ha pianto per la morte di Guido Stavole, caro ragazzo e amico di tantissimi anagnini, costretto – in questi ultimi anni – a confrontarsi con una malattia che lo ha gradualmente segnato nel corpo e nell’anima, fino all’epilogo più triste. “Bogotà”, così lo chiamavano gli amici, è venuto a mancare nella sua abitazione di viale Roma, a soli 49 anni. Suo cugino Lino, nostro affezionato lettore, ha voluto condividere con la nostra redazione e con i nostri lettori questa toccante lettera, che di seguito pubblichiamo:
“Carissimo Guido,
per me non sei stato un cugino ma un fratello; ci siamo voluti sempre bene ma da parte mia non è stato mai abbastanza per quello che meritavi.
Perdonami e perdonaci se in questi ultimi anni non siamo riusciti a starti vicino come tu desideravi.
Da soli io te ne abbiamo parlato tanto ma – come abbiamo sempre detto – andiamo avanti e non facciamoci caso.
A me, a tutti noi, lasci un vuoto immenso, ma tu va’ verso il Paradiso, verso la felicità che la vita ti ha negato e che invece avresti meritato.
Con la speranza che tu possa riabbracciare il prima possibile la tua amata mamma e il tuo grandissimo papà, ti auguro buon viaggio. Saluta i nostri cari che non ci sono più; in particolare abbraccia il mio papà perché sono convinto che quello che non ha potuto fare per te durante questa vita terrena, potrà farlo in Paradiso.
Ti voglio e ti vorrò sempre bene, fratello!“.
Tuo cugino Lino
Trascorso solo un giorno dalla pubblicazione di questa toccante lettera, sono giunte alla nostra redazione due nuove missive, la prima da Fabio – caro amico e caro lettore di anagnia.com, fratello di Guido – l’altra da Santiago che, come spiega Fabio, è “un carissimo amico colombiano che più che amico era ed è un fratello per me e un fratello maggiore per Guido”.
Ecco la lettera di Fabio:
cara redazione di anagnia.com e caro cugino Lino grazie di cuore per tutto. Per me, per Alina e la piccola Raisa (di solo tre anni) non è facile. Guido ci manca da morire. Ci manca il suo respiro.
Come manca a te, caro Lino.
Ormai per la piccolina Guido è diventata un stella: ogni sera alza gli occhi al cielo, insieme a noi, e gli manda un bacio; fallo anche tu. La stella è quella vicino alla Luna.
Fabio, Alina, Raisa
Ecco, ora, la lettera di Santiago:
Guido era pratico, molto intelligente, vedeva tutto molto più semplice di noi. Circa quattro anni fa l’ho visto per l’ultima volta e, sebbene non riuscisse a parlare molto bene, abbiamo discusso di molti argomenti, era incredibile come riuscisse a semplificare le cose della vita con saggezza.
Leggeva molto bene i miei sentimenti e i miei concetti e mi ha dato la sua opinione con
poche parole, sempre forti e chiare. La vita é stata dura, eccessivamente dura con il mio amato Guido. Non avrebbe mai dovuto togliergli le ali.
Era un essere spontaneo e libero, non riuscivamo a capire perché il destino gli avesse
messo il freno a mano. Il suo sguardo era bellissimo, profondo e sospettoso. Quando amava, amava intensamente e con assoluta sincerità. Per questo Fabio e la splendida Alina si sono
dedicati per anni a lui. Ad Anagni li avete sicuramente visti. Fabio metteva a disposizione i suoi muscoli per sollevarlo e abbassarlo. E Alina metteva la sua anima amorevole per non lasciarlo solo neanche un momento. Una famiglia amorevole, unita, piena di speranza.
Guido è stato il figlio e il fratello che ha spostato il pavimento per Carmelo, Mariangela e
Fabio, li ha sempre costretti a pensare in modo diverso, a vivere pienamente, a pensare
sempre alla gioia e al divertimento.
Per Guido l’importante era vivere in libertà, non attenersi alle regole che fermano lo
spirito e il cuore. Anche se era su una sedia a rotelle, non ha mai abbandonato la sua essenza e con un semplice sguardo ha espresso la sua rivoluzione.
Mio fratello Guido è andato in cielo, dove sicuramente darà una festa e chiederà a tutte le
anime di liberarsi, di divertirsi. Ah Guido! Ci mancherai, le nostre anime soffrono.
Celebriamo la tua esistenza, mio adorato fratello Gui, l’essere libero più bello che abbia
mai conosciuto.
Con tutto il mio amore, Santiago