Di seguito pubblichiamo integralmente e senza modifiche la nota inviata a questa redazione dai consiglieri del gruppo di minoranza di Filettino “Naturalmente Insieme per Filettino” guidato dall’ex Sindaco Paolo De Meis, nella quale si analizza “l’attuale stato del paese dopo la chiusura della sede del Parco dei Monti Simbruini in paese e la sempre più vicina chiusura della locale stazione dei Carabinieri”.
“E’ da agosto 2022 che si susseguono le comunicazioni ufficiali tra il Parco dei Monti Simbruini e il Comune di Filettino –si legge nel comunicato-. Il rapporto epistolare tra il Sindaco Taurisano e il Parco è questo:
“essendo scaduta la convenzione di comodato d’uso, tra il Comune di Filettino ed il Parco dei Monti Simbruini, l’amministrazione comunale chiede indietro la struttura ed intima al Parco di sgomberare i locali. In un’altra lettera chiede al Parco il pagamento dell’affitto per i mesi in cui sono stati utilizzati i locali senza avere il comodato d’uso. A gennaio il Parco ha sgomberato i locali e ieri la struttura è stata ufficialmente riconsegnata al Comune. Nel contrasto istituzionale tra enti pubblici abbiamo assistito anche al rifiuto del Comune di ospitare uno spettacolo di cabaret, offerto dal Parco a tutti i comuni e quindi anche a Filettino, spettacolo prima annullato e poi invece tenutosi in altra data””.
Un “ottimo” risultato –commenta l’ex Sindaco Paolo De Meis- quello raggiunto dal sig. Taurisano e dalla sua amministrazione….., se ne va dal paese una istituzione, il Parco dei Monti Simbruini e tale perdita depaupera ulteriormente un territorio e una collettività che, purtroppo, non riesce a tenere alto lo standard turistico che viene richiesto dai visitatori, dagli ospiti e dai residenti.
Oltre a ciò va aggiunto il disagio per i tanti dipendenti del Parco che risiedono a Filettino e che saranno costretti in futuro, pur dovendo svolgere la loro attività anche nel territorio di residenza, a recarsi a Subiaco oppure a Jenne per timbrare il badge e poi ritornare a Filettino per lavorare e al momento di terminare il lavoro compiere nuovamente lo stesso tragitto.
Una buona amministrazione è quella che riesce a tenere rapporti favorevoli, e se possibile cordiali, con gli enti pubblici sovracomunali, al fine di instaurare un rapporto costruttivo che generi un ritorno, sia fattivo che di immagine, del territorio. La ristrutturazione delle abitazioni a Colle Mordani, operata dal Parco e dal Comune di Trevi nel Lazio, trasformate in un bed e breakfast, ne è un buon esempio.
Ulteriore “ottimo” risultato raggiunto dal sig Taurisano e dalla sua amministrazione riguarda la chiusura della caserma dei Carabinieri a Filettino –continua la nota dei consiglieri di minoranza- Ci si è attivati in gravissimo ritardo e solo quando è stata trasmessa la comunicazione ufficiale della chiusura della Caserma dell’Arma durante la convocazione del sig Taurisano al tavolo del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza avvenuta nel mese di ottobre 2022. Scrivere ai Ministeri dell’Interno e della Difesa per scongiurare la chiusura della caserma, quando il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza di Frosinone ha già inviato il proprio parere al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri è come chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Siamo profondamente dispiaciuti, costernati e sgomenti per questa ulteriore perdita di una rappresentanza istituzionale nel nostro territorio. L’Arma dei Carabinieri che va via getta un quadro che potrebbe assumere tinte drammatiche, con un effetto domino anche su altri servizi come la permanenza dell’Ufficio Postale e del bancomat. Speriamo in un miracolo, ma siamo consapevoli che potrebbero chiudere la Stazione dei Carabinieri da un giorno all’altro. Pezzo a pezzo si smantella la struttura sociale ed istituzionale del paese, sia per esserne artefici, come per il Parco, sia per indolenza, come per la stazione dei Carabinieri.
Ecco, come ricordato negli articoli di stampa che lo riguardano, -concludono- “conoscendo la sua disponibilità per ogni cosa di interesse della collettività” abbiamo raggiunto l’ottimo e duplice risultato di veder depauperare ulteriormente il patrimonio sociale ed istituzionale del paese”.