Il Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana Grand’Ufficiale professor Sante De Angelis, nel corso di una pubblica cerimonia svoltasi a Celano, organizzata dall’ avvocato Lucio Cotturone, Delegato della Regione Abruzzo, legale e membro del Comitato Scientifico della medesima Istituzione anagnina, ha consegnato la targa di Accademico di Merito all’avvocato professor Giulio Andreotti, figlio di Stefano e nipote del più famoso statista italiano del secolo scorso, di cui porta il nome e cognome.
L’occasione è stata la presentazione del libro “Cara Liviuccia”, dove il Rettore Presidente ha partecipato volentieri all’iniziativa culturale di grande livello e che nel mese di marzo si ripeterà anche ad Anagni. “Ho un bel ricordo di Giulio Andreotti come persona, come politico e di grande statista. Lo associo sempre al mio padrino di battesimo Pier Ludovico Passa – ha dichiarato entusiasta De Angelis, durante il suo saluto – che di lui aveva una venerazione quasi maniacale, accompagnata da una vera e sentita amicizia. Il Presidente l’ho incontrato diverse volte, da giovanissimo giornalista fino ad averlo nel 2003, insignito e senatore accademico della Bonifaciana, nella prima edizione del Bonifacio VIII. Nel tratto era sempre gentile, rispettoso, un gran signore ed è per questo motivo che ho partecipato volentieri e sono intervenuto all’evento di Celano per un saluto alla presentazione del libro Cara Liviuccia, organizzato dal mio delegato regionale avvocato Cotturone. È un Andreotti sorprendente quello ora restituito al lettore dalla raccolta di lettere alla moglie, Cara Liviuccia, pubblicata da Solferino. Il simbolo del potere democristiano mediato dalla forza di una donna, cui il Senatore a vita era legatissimo. Colpisce la quantità di lettere che scrive come a voler coprire le distanze con la moglie in vacanza. Da qui l’urgenza di imbustare, affrancare, imbucare lui stesso le missive. Come fa notare nella prefazione Giuseppe De Rita, «colpisce anche il tono, quasi sempre lieve, scanzonato, allegro, spesso tenero, nei confronti della moglie, chiamata appunto Liviuccia ma anche virtuosa consorte, nobile giovinetta, cara moglietta, moglie in vacanza, ostrica e ostrichetta». Con questa felice occasione – ha concluso il Rettore della Bonifaciana – ho consegnato la targa di nomina ad Accademico di Merito, avvenuta già lo scorso 23 novembre, al nipote Giulio, che insieme al papà Stefano e alla zia Serena, verranno ad Anagni per la presentazione della medesima pubblicazione”.
Il giovane avvocato Andreotti, è nato a Roma il 4 luglio 1985, si è laureato, con lode, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con tesi in diritto civile (relatore prof. Natalino Irti). Dal 2012, è iscritto presso l’Ordine degli Avvocati di Roma. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Diritto dei contratti ed economia d’impresa”. È docente universitario a contratto di diritto privato, nonché autore di pubblicazioni. Dal gennaio 2022, è ricercatore (ex art. 24, comma 3, lett. a, L. 240/2020) di “Diritto Privato” presso l‟Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Dipartimento “Studi economici e giuridici”; dall’agosto 2018, ha il ruolo di insegnamento, in qualità di professore a contratto, del corso di “Diritto Privato” presso l’Università Telematica E-Campus, Facoltà di giurisprudenza; dal 2022, è membro, in qualità di “Socio Aggregato”, dell’ associazione accademica “Civilisti Italiani”; dal 2019al 2020, è stato “cultore di diritto” in “Istituzioni di diritto privato” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di giurisprudenza; dal 2016 al 2017 è stato “cultore di diritto” in “Diritto societario comparato” e “Company Law” (in lingua inglese) presso la Link University Campus di Roma. Nello svolgimento dell’attività professionale, ha maturato, durante gli anni, competenze nell’ambito del diritto privato e del diritto commerciale, specie per quanto riguardo il diritto dei contratti e delle obbligazioni, il diritto societario, il diritto delle telecomunicazioni, il diritto bancario, il diritto del mercato finanziario, il diritto della concorrenza, il diritto delle proprietà intellettuali e industriali, il diritto del fallimento e delle procedure concorsuali, il diritto degli appalti, il diritto immobiliare, il diritto dell’energia, il diritto dell’aerospazio, il diritto sportivo. Si occupa, anche, di diritto amministrativo, per la gestione dei rapporti con le Autorità di Mercato. Assiste società ed enti di primaria importanza, sia nazionali sia internazionali, pure con rapporti di natura continuativa. Opera tanto in ambito giudiziale, dove segue attività di contenzioso, quanto in ambito stragiudiziale, dove si occupa di consulenza, redazione di contrattualistica e assistenza in operazioni di M&A.
Un curriculum di tutto rispetto, quello del giovane valente professionista, che si aggiunge agli accademici “bonifaciani” e tra non molto anche tra gli insigniti del “Bonifacio” nazionale, così come lo sono stati due anni fa suo padre Stefano e sua zia Serena, mentre proprio venti anni fa, lo fu il nonno Giulio, con “il Bonifacio” internazionale, nella prima edizione del Premio, di cui il nipote conserva un ricordo bellissimo: “Ho avuto la fortuna di averlo come nonno per i miei primi ventotto anni di vita e ne ho un ricordo stupendo. È stato davvero un nonno eccezionale, ha sempre seguito me e i miei cugini con grande attenzione ed amore, ho avuto con lui un rapporto unico”.
Tra i relatori della serata a Celano, l’avvocato Massimo Corsini, anche lui membro del Comitato Scientifico e legale della Bonifaciana. Tra i presenti, anche un altro consulente legale l’avvocato Alessandro Iacoboni e i due accademici Stefano Cenciarelli e Salvatore Giamporcaro.
(servizio e foto a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Accademia Bonifaciana)