Almeno nelle intenzioni avrebbe dovuto essere una “piazza libera dalla macchine“, fruibile da anagnini e turisti in tutto il suo antico e maestoso splendore ma è evidente che c’è ancora chi continua a considerarla un parcheggio.
Si parla di piazza Innocenzo III, crocevia di papi, re ed imperatori, centro storico – letteralmente – della città di Anagni, sede – anche – di attività commerciali ed uffici; solo ieri, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco ne annunciava la liberazione dalle automobili.
Ma la festa – come spesso accade in questi casi – è durata poco, meno di 24 ore: questa mattina, infatti, una decina di auto sostavano qua e là – alla rinfusa – su tutta la piazza con la sola differenza che fino a ieri erano posteggiate entro le strisce mentre, oggi, dove c’era il primo strapuntino libero.
Non è un mistero che la questione dei residenti e di quanti frequentano il centro storico – e dei parcheggi a loro riservati – sarà uno dei temi del confronto nella campagna elettorale alle porte, all’interno del tema complessivo ben più ampio – e pesante – di quale futuro si voglia pensare a misura di un cuore storico della città che si presenta invaso dalle auto. Per averne la prova provata, basta ascoltare anche solo via social cosa dicono sul tema residenti e commercianti.
Nel frattempo, uno dei luoghi più belli di Anagni – forse il più bello – a un giorno dall’annuncio della cancellazione delle strisce di parcheggio – si trova, ancora una volta, trasformato in una lunga fila di lamiere che stridono terribilmente con la maestosità e con la bellezza circostante.