Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo non può non conservare nel cuore il ricordo di una persona che si distingueva dalle altre.
Antonio Rizzo non è più tra noi, a darne notizia sono stati i familiari che pubblicamente hanno ricordato un marito, un padre e un nonno esemplare.
Un esempio appunto per tutti coloro che lo hanno conosciuto e che in queste ore stanno manifestando affetto e cordoglio alla sua splendida famiglia. Antonio Rizzo era un gioielliere predestinato. Fin da piccolino, insieme alla sua famiglia di origine napoletana aprì una delle prime botteghe all’interno della fonte Bonifacio VIII. Una novità assoluta per l’epoca e che diede il via, successivamente, all’ampliamento commerciale delle terme di Fiuggi. Erano gli anni d’oro, quelli del boom economico, e quella famiglia di gioiellieri decise che la città termale era il luogo ideale per una seconda casa. I fiuggini lo accolsero a braccia aperte perché alcuni prodotti di qualità, come i famigerati coralli, si potevano acquistare soltanto da lui. Le ragioni di un rapporto così stretto e a tratti confidenziale con una delle personalità che hanno fatto la storia di Fiuggi sono tutte racchiuse nelle sue qualità umane: Antonio era un uomo perbene. Una persona gioviale, vestiva in modo distinto “perché – amava affermare – presentarsi in un certo modo fa bene agli occhi di chi ci è davanti”. Una concezione della vita che lo portava spesso ad attivarsi nel rendere la sua Fiuggi più curata, più pulita e più ordinata. Antonio Rizzo era un uomo simpatico, divertente, adorava chiacchierare con tutti: dai clienti ai villeggianti, ai residenti, ai politici. Una persona di grande cultura da cui si poteva soltanto apprendere. Specie quando confidava i ricordi di infanzia, raccontava di quella Fiuggi così diversa da oggi che quasi gli uscivano le lacrime. La simpatia e quella cadenza napoletana erano la sua arma vincente: il fascino di un uomo che ha scritto pagine importanti di Fiuggi riuscendo a stare davanti al suo negozio per oltre mezzo secolo. A metà dell’inizio del nuovo millennio il fratello Roberto Rizzo divenne propietario dell’acqua Sangemini e acquisì anche il marchio Fiuggi. La sua gioia era incontenibile ma sempre riservata, perché consapevole che ancora una volta la sua famiglia stava scrivendo pagine indelebili di questo territorio.
Di seguito il ricordo del sindaco Alioska Baccarini: “Abbiamo appena appreso dai familiari del lutto che ha colpito la famiglia Rizzo. Una notizia triste per tutta la città di Fiuggi. Il signor Antonio era uno storico commerciante di preziosi, insieme alla sua famiglia fu uno dei primi a vendere quei prodotti unici e ricercati sul mercato – come i famosi coralli – all’interno della fonte Bonifacio VIII. Contribuì all’offerta commerciale rivolta ai curandi e grazie alla sua attività, rinomata ancora oggi tra le terme e piazza Spada, è divenuto per quasi un secolo un punto di riferimento per gli amanti di preziosi e gioielli. Vorrei ricordare il signor Antonio soprattutto per la sua cordialità e per la sua umanità, seduto davanti l’ingresso del negozio ad accogliere a braccia aperte i turisti di Fiuggi, con quella eleganza e quella simpatia inconfondibili dello spirito napoletano. Un affettuoso abbraccio e sentite condoglianze alla sua splendida famiglia”.
La redazione di anagnia.com si stringe al dolore dei familiari nel ricordo indelebile di un uomo che ha contribuito alla crescita socioeconomica di Fiuggi.