Una mostra d’arte visiva è sempre stimolo di riflessioni sul concetto di “bellezza” proposto attraverso immagini, forme e cromie ad un pubblico indistinto che, a volte esigente, quanto altre volte frettoloso, è sempre portatore di percezioni e sensibilità soggettive. Capita, poi, che alcune mostre – cosiddette antologiche – siano anche evento conoscitivo/celebrativo dell’artista che è raccontato attraverso l’esposizione del suo percorso evolutivo nel corso dello scorrere degli anni.
La mostra che si apre domani 12 aprile nella splendida cornice di Casa Barnekow ad Anagni, con il titolo “Sessanta anni di Pop Art” da Washington – Galleria d’Arte Moderna “The Popularimage” (Aprile 1963)ad Anagni – Casa Barnekow “The Popular art di Luigi Centra”(Aprile 2023)infrange gli ordinari paradigmi del settore ed apre ad emozioni che attraversano il recente del nostro tempo conducendoci entro e fuori i confini continentali.
Celebrare la tonda ricorrenza del sessantesimo anno dalla nascita della Pop Art d’oltreoceano con l’esposizione di opere di un contemporaneo come Luigi Centra dall’appellativo Ultimo mohicano della pop art americana, è di per sé evento straordinario con presupposti di “punto fermo” nel divenire del mondo dell’arte.
Di lui, della sua arte scrive il prof. Carlo Giulio Argan: “E’ una reazione violenta dell’artista-intellettuale contro la massificazione: esprime il malessere di una società opulenta e meccanizzata senza anima usando tele e colori in modo contrario a tutte le regole. E’ un Pollock del 2000…” A seguire del prof. Argan, anche Vittorio Sgarbi – che ben conosce l’artista – è a chiosare: “l’arte di Lugi Centra comunica il senso dell’esistenza remota presente e futura”. Dal remoto al futuro, non c’è tempo della vita che, secondo Sgarbi, non si legga nell’arte di Luigi Centra!
Ed allora, senza voler qui riportare le molteplici recensioni sull’artista Centra e le sue opere, ce n’è già abbastanza per lasciarsi coinvolgere nello straordinario eventoche si inaugurerà domani a Casa Barnekow. Accanto all’esposizione di dodici opere del maestro Centra, i dialoghi nell’apertura della mostra racconteranno di una pop art americana che, prima di Washington, nasce nell’Europa d’oltremanica e nei fermenti continentali all’ombra della Tour Eiffel. La celebrata popular art americana, infatti, trae la sua prima linfa dallo spirito innovativo di un gruppo di artisti londinesi animati da uno straordinario giovane di Edimburgo, figlio di genitori emigrati dalla Ciociaria, che approda alla Royal Academy dell’Ordine dell’Impero Britannico divenendo, con titolo di Sir, scultore ufficiale di Sua Maestà Regina Elisabetta II.
La mostra di Anagni, partendo dall’evento del ‘63 di Washington, si ricollega idealmente ai natali di Terra frusinate ricordando, accanto ad artisti del calibro di Andy Warhol e Roy Lichtenstein, il “nostro” Eduardo Paolozzi nel diciottesimo anno della scomparsa avvenuta il 22 aprile 2005 a Londra.
Con tanto di premesse gli organizzatori invitano il pubblico ad “entrare letteralmente nella mostra” di Luigi Centra partecipando alvernissage del 12 aprile, ore 18:30, nel cui durante il prof. Biagio R. Cacciola, del Comitato scientifico di Palazzo Iacobucci (Provincia) ed il dr. Luigi Vacana, amministratore provinciale, dialogheranno con l’artista, i rappresentanti della stampa accreditata e con il pubblico in sala.
articolo e foto a cura del dott. Nello di Giulio, coordinatore dell’evento