Prendiamo atto che la campagna elettorale è già iniziata, e col botto.
Per questo ci sentiamo in dovere di rivolgere, innanzi tutto, un grande in bocca al lupo al nostro ex compagno Luigi Vecchi. Il quale ha deciso di seguire altre strade. In modo assolutamente legittimo, beninteso, a patto però di raccontarla in modo corretto, la realtà. A lui diciamo serenamente che, certo, siamo esseri umani: e dunque le simpatie personali esistono ed hanno il loro valore. Ma la storia nobilissima del partito democratico sta lì a testimoniare che, al di là delle simpatie personali, a determinare le scelte politiche è il bene per questa città. E niente altro.
E, per quanto riguarda i programmi delle coalizioni, abbiamo tentato di spiegare all’ex compagno che è molto meglio sedersi intorno ad un tavolino e contribure alla stesura di un programma politico, anche in modo parziale, piuttosto che mettersi a valutare un programma già scritto da altri ed imbustato altrove. Magari, chissà, potrebbe tornargli utile l’esperienza maturata nel partito per comprendere fino in fondo la differenza.
Il Partito Democratico, comunque, rinnova il saluto affettuoso a Luigi Vecchi anche perchè è stata apprezzata la sua disponibilità a mettersi in gioco, proponendosi come possibile candidato sindaco. Quello che invece non abbiamo compreso è il motivo per cui, nel momento di presentare tale sua proposta come mozione da votare, egli abbia preferito alzarsi ed allontanarsi dalla riunione in corso. Se la proposta era seria e motivata, come abbiamo motivo di ritenere, il suo comportamento l’ha trasformata quasi in un gioco. Per il partito democratico l’unico gioco possibile si svolge tra i delegati, che discutono si confrontano e quindi scelgono. Noi lo chiamiamo il gioco della democrazia. Eravamo convinti che anche Luigi Vecchi fosse capace di giocarlo, questo gioco. Evidentemente ci siamo sbagliati. Tutti.
Vogliamo infine precisare che siamo pienamente d’accordo con chi afferma che ‘la stampa serve chi è governato, non chi governa’. A patto, però, che quella stessa stampa sappia mantenersi equidistante dalle passioni tendenziose. Che rimangono però del tutto legittime: l’importante è non tentare di apparire qualcosa che non si è. Ogni idea è legittima, se si ha il coraggio di esprimerla apertamente, senza orpelli etici appiccicati col cerotto.
Per questo motivo a certa stampa, che però ci interessa assai poco, e soprattutto ai cittadini, che invece ci interessano assai di più, comunichiamo che il partito democratico non ha avuto il benchè minimo problema nel raccogliere le firme per la presentazione della lista che concorrerà alle imminenti elezioni comunali. Pertanto, noi rimaniamo in attesa del fotofinish di altre coalizioni, con la coalizione di Franco Fiorito che non riesce a trovare un accordo con quella di Alessandro Cardinali, dopo aver fallito quello con la coalizione del sindaco uscente Daniele Natalia, della serie: la politica é un bluff. Nel frattempo abbiamo il piacere di comunicare a tutti i cittadini che il partito democratico è presente, e continuerà sempre ad esserlo, per dimostrare coi fatti, ossia con la politica, tutto il bene che vogliamo a questa città.
nota stampa a cura della sezione del Partito Democratico di Anagni