Di seguito riportiamo integralmente la lettea aperta ai candidati a sindaco di Anagni inviata a questa redazione dalla dott.ssa Rita Ambrosino, presidente di Legambiente Anagni, che ringraziamo:
Nel 2018, la nostra lettera aperta partiva da un’osservazione, ancora valida dopo 5 anni: la nostra città soffre di una “crisi di rappresentazione” perché è evidente la mancanza di corrispondenza tra le dinamiche e i problemi del territorio e la capacità, o la volontà, di rappresentarle e risolverli da parte della politica istituzionale.
Molti dei temi sollevati cinque anni fa sono ancora irrisolti. Anagni ha tuttora la necessità di pianificare e sviluppare serie e puntuali azioni per trovare soluzioni a problemi tanto critici quanto annosi, come l’inquinamento atmosferico, la riqualificazione energetica degli edifici, la conservazione del suolo agricolo e naturale, la crescita delle aree verdi e dei parchi naturali, l’abbassamento delle emissioni da fonti agricole e industriali, la gestione della biodiversità condizionata dal clima che cambia, l’economia circolare, la riduzione e prevenzione dei rifiuti, la mobilità dolce e il trasporto pubblico locale, la tutela delle acque, il dissesto idrogeologico del territorio.
Richieste che ci sentiamo in obbligo di rivolgere nuovamente agli uomini e alle donne che aspirano ad amministrare la città per i prossimi cinque anni.
Chiediamo, dunque, ai candidati alla carica di Sindaco di Anagni, quali siano in concreto le rispettive proposte per la risoluzione delle sfide ambientali che (ri)presentiamo e come intendano metterle in atto, concretamente, per costruire una città attrattiva, moderna e resiliente.
Auspichiamo risposte chiare ed argomentate che possano consentire agli elettori ed alle elettrici di decidere, sulla base delle azioni programmatiche proposte dalle singole coalizioni, a chi assegnare la propria preferenza.
Di seguito si presenta una sintesi, sicuramente non esaustiva, dei temi di maggiore interesse.
1. Economia circolare
La normativa nazionale vigente, (legge 52/2006 e legge 296/2006) stabilisce che entro il 31 dicembre 2012, il nostro Paese avrebbe dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata.
Gli ultimi dati per Anagni, rilevabili dal Catasto Rifiuti ISPRA, segnalano percentuale di raccolta differenziata del 62.7% in calo rispetto ai tre anni precedenti.
Chiediamo ai candidati sindaco cosa la prossima amministrazione intenda realizzare per la concreta attuazione del PRGR della regione Lazio 2019-2025, che punta, entro il 2025, alla chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno del territorio regionale e al raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata di qualità pari almeno al 70%.
È imbarazzante, ma siamo costretti a tornare a chiedere alla prossima amministrazione di realizzare finalmente l’Isola Ecologica, che la città attende da quando è iniziata la raccolta dei rifiuti porta a porta: quali sono i progetti dei candidati?
Anagni è stata destinata a diventare “luogo baricentrico” per la gestione del rifiuto organico con una decisione politica, fortemente contrastata dalla popolazione, che ora, inevitabilmente, tiene banco tra le forze in lizza: chiediamo ai candidati sindaco cosa propongono per contrastare efficacemente la realizzazione del biodigestore di Energia Anagni.
2. Manufatti e coperture in amianto
A oltre trenta anni dall’approvazione della legge 257/1992 ad Anagni a che punto siamo con il censimento e rimozione dei manufatti in amianto dagli edifici pubblici e privati?
Quali sono i programmi dei candidati sindaco per la bonifica e l’eliminazione di questo pericoloso materiale?
3. Stop al consumo di suolo
Gli obiettivi Comunitari perla tutela del suolo, del patrimonio ambientale, del paesaggio, per il riconoscimento del valore del capitale naturale, impongono agli Stati membri di azzerare il consumo di suolo netto entro il 2050, di allinearlo alla crescita demografica e di non aumentare il degrado del territorio entro il 2030.
Ciascun Comune deve fare la sua parte predisponendo adeguati strumenti amministrativi per il monitoraggio e la difesa del suolo che, con le sue molteplici funzioni, rappresenta la risorsa naturale più preziosa e allo stesso tempo più indifesa.
Il comune di Anagni, secondo il Report 32/2022 del SNPA (Sistema Nazionale di Protezione Ambientale), ha subìto nel quadriennio 2018-2021 un incremento costante di consumo di suolo annuo pari a circa il 10% del territorio comunale, dato superiore sia della media della provincia di Frosinone (6.7%) che della media della Regione Lazio (8.1%).
Quali sono i programmi e le strategie che i candidati Sindaco intendono attuare per mettere un freno al consumo di suolo?
4. Rigenerazione Urbana
Quali sono le proposte dei candidati Sindaco per la rigenerazione urbana della città?
Nel 2018 osservammo che: “Il rilancio della città passa anche attraverso l’uso efficiente del territorio costruito: sono necessari processi di rigenerazione e di ricollocazione di funzioni urbane, ambientali e produttive negli spazi esistenti sottoutilizzati, non prescindendo dal risanamento delle aree dismesse. Occorre agevolare gli interventi di rigenerazione, che tengano in adeguata considerazione l’opportunità di sviluppare, insieme al reinsediamento, anche le funzioni connesse alla resilienza e al benessere urbano (aree e corridoi verdi, sistemi di drenaggio sostenibile, ripristino del reticolo e delle pertinenze idriche), sviluppando progetti supportati da adeguate ambizioni e competenze”.
Quali sono le proposte ed i progetti per abbattere l’inquinamento e le emissioni climalteranti, per promuovere l’efficienza energetica del patrimonio edilizio, privato e pubblico, per il miglioramento della sicurezza statica e sismica degli edifici, per la pedonalizzazione del centro storico, per la creazione di luoghi fruibili di socializzazione?
5. Qualità ecologica e ambientale del territorio comunale
Quali sono i progetti dei candidati per la valorizzazione del territorio comunale? Quali gli investimenti sul patrimonio naturale di Anagni?
Che progetti si hanno per il recupero e la valorizzazione dei patrimoni storici di “Castel San Giorgio”, “Villa Magna” e della “Badia”, del “Rutone” e dell’area archeologica di Osteria della Fontana, del sentiero naturalistico che dal centro storico porta a “Ju Rio” e alle “Marmitte dei Giganti”? Quale sarà il supporto che si pensa di fornire ai volontari che si occupano fattivamente dei beni comuni? Quale sarà il destino della “Ex Polveriera”? e quello della “Macchia di Anagni”?
6. Emergenza idrica
Il clima che cambia ci mette di fronte alla necessità di mettere in campo azioni di adattamento alla scarsità idrica. A partire dal risanamento della rete di distribuzione comunale, quali azioni si intendono programmare per il recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua, per migliorare la gestione idrica, per efficientare la depurazione delle acque reflue urbane per consentirne il recupero come previsto dal regolamento UE 741/2020?
7. Uscire dalle emergenze territoriali
La bonifica del territorio compreso nel SIN “Bacino Del Fiume Sacco” stenta ad essere realizzata. Chiediamo alla prossima amministrazione di farsi parte attiva con la Regione Lazio e con il Governo Nazionale per valutare una visione sistemica e di insieme della Valle del Sacco, tenendo conto di tutti i diversi aspetti socio-economici ed ambientali, per restituire dignità ad un territorio penalizzato da troppi anni.