Nella giornata di ieri si presentava presso gli uffici della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Cassino un pensionato di 64 anni il quale rappresentava agli investigatori di essere vittima da tre anni di estorsione ad opera di due escort.
L’uomo aveva conosciuto una delle donne, tramite un annuncio di incontri su Internet. Dopo il primo incontro avvenuto circa tre anni fa, iniziava una frequentazione amichevole tra i due.
Nel corso della relazione la donna, una cittadina di origine colombiana con cittadinanza spagnola, approfittando della fragilità della vittima, cominciava a fargli diverse richieste tra le quali garanzie per l’affitto di due immobili e piccole somme di danaro.
Quando l’uomo veniva a conoscenza del fatto che gli immobili per cui lui aveva fornito garanzia venivano utilizzati dalla donna per favorire la prostituzione di altre donne straniere, per svolgere l’attività di meretricio, presumibilmente dietro compenso (attività di accertamento ancora in corso), voleva revocare le garanzie date.
Subito però cominciava, da parte della donna, un’attività estorsiva sotto la pressante minaccia, di rivelare la loro frequentazione alla famiglia dell’anziano (moglie e figli) qualora avesse revocato le garanzie e non avesse soddisfatto le sue richieste.
Inizialmente le richieste consistevano in piccole somme di danaro che l’anziano consegnava a volte in contanti altre volte tramite versamenti su carta postepay intestata alla donna.
Altre volte la donna pretendeva il pagamento delle bollette relative alle utenze dell’immobile essendo anche queste intestate all’uomo. Le richieste di danaro aumentavano sempre di più arrivando a superare i 10.000 euro documentati. All’ultima richiesta della donna, avvenuta in data 17 aprile scorso, della somma di 2.000 euro in contanti, con la promessa di non fargli più alcuna ulteriore richiesta, l’uomo in un profondo stato di frustrazione ed ansia, non volendo più sottostare alle continue richieste di danaro e non riuscendo più a sostenere la situazione, trovava il coraggio di rivolgersi all’autorità di polizia, per mettere fine al fatto criminoso.
Gli investigatori organizzavano pertanto, in data odierna, un servizio di appostamento e sorprendevano in flagranza di reato l’uomo mentre consegnava la somma di 2000 euro in contanti alla donna che si era fatta accompagnare da altre due donne di nazionalità colombiana. Lo scambio avveniva sotto gli occhi della polizia che filmava tutte le fasi dell’incontro e traeva in arresto le tre donne per estorsione. Al vaglio anche la posizione di una quarta donna, familiare di una delle tre, attualmente irreperibile, la quale avrebbe partecipato all’azione estorsiva.
Si è in attesa della convalida degli arresti da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Cassino.