Abbiamo incontrato il candidato sindaco della lista Scelgo Fiuggi, l’ingegnere Alberto Festa. Conosciamolo meglio anche in vista della presentazione dei candidati e dell’apertura della sede, prevista per mercoledì 26 aprile, alle ore 18.00 presso la piazzetta Salus a Fiuggi fonte.
Sono trascorsi esattamente otto anni dalla sua uscita dal Consiglio comunale di Fiuggi, luogo in cui ha ricoperto la carica di vicesindaco dal 2010. Quali stimoli la inducono a ricandidarsi e quanto conta l’esperienza amministrativa?
Mi sono messo a disposizione della nostra comunità e di questo nuovo progetto prima di tutto perché mi è stato chiesto da più parti di rappresentare, in questa campagna elettorale e negli anni che verranno, un’alternativa civica, aperta ed inclusiva, all’Amministrazione Baccarini. Ricordo con piacere sia gli anni in cui sono stato Consigliere Comunale di opposizione che quelli in cui sono stato Vicesindaco. La presenza nelle istituzioni mi ha insegnato molto e mi ha anche aiutato a decidere cosa fare nella vita, adesso però siamo in una fase completamente diversa e farò tutto il possibile per portare un contributo nuovo anche alla luce dell’esperienza che ho acquisito lavorando per anni nei comuni come funzionario.
Lei è un attento osservatore delle vicende locali e non solo quelle che riguardano il comune di Fiuggi. Dal suo esordio nella massima Assise nel 2005 tante cose sembrano essere cambiate: molto spesso chi governa deve fare i conti con le instabilità delle maggioranze. Quanto la politica può aiutare le amministrazioni e quanto le amministrazioni sono succube della politica?
Indipendentemente da partiti e movimenti organizzati, la amministrazione devono fare e caratterizzarsi per una propria Politica con la P maiuscola tenendo il più possibile conto di tutti quanti in esse si vogliono riconoscere. Non esistono ricette e non penso si possa generalizzare. Una cosa è certa: le fasi cambiano ed in questo momento storico, contrariamente al passato, ci sono molte risorse straordinarie a disposizione. In questo senso non bisognerebbe confrontarsi con un trascorso completamente diverso, perché è chiaro che il paragone è fuorviante, ma avere il coraggio di guardare a quanto stanno facendo altre realtà simili a noi in questa fase storica ed ai risultati che ottengono in termini di sviluppo del sistema socioeconomico.
Lei rappresenta una della due liste che tenterà di cambiare il governo cittadino. In cosa non siete in linea con l’attuale maggioranza e sui grandi temi quali proposte presentate alla Città?
Abbiamo priorità diverse. Pensiamo che l’innegabile ritardo accumulato nella realizzazione di infrastrutture strategiche per il turismo, l’ambiente ed il mondo sportivo e socioculturale sia stato e sia tutt’ora un problema enorme per il sistema socioeconmico. Mi riferisco, solo per fare qualche esempio, alla realizzazione della pista ciclabile, alla ristrutturazione della ex-caserma dei carabinieri, agli interventi sui principali dissesti idrogeologici che affliggono la nostra città, alla mancata corretta regimazione delle acque in alcuni punti critici, alla ristrutturazione della biblioteca comunale e ad altri interventi, finanziati dalla Regione Lazio e dal Governo grazie al contributo di tutti, e rimasti indietro per anni. Poi c’è il tema delle gestioni che ancora non definiamo in termini sostenibili e qualificati per esempio per teatro comunale, palazzo dei congressi e centri sportivi comunali. Riteniamo siano necessari maggiore attenzione e potenziamento dei servizi alla persona ed alle aziende sia nel campo sociale che in quello ambientale e turistico. Abbiamo tutta un’altra impostazione sulla comunicazione e l’apertura alla partecipazione dei cittadini. Siamo per investire sulla nostra comunità in termini complessivi e generali e non per la gestione dei singoli interessi particolari che finiscono per stimolare divisioni, sfiducia e disillusione. È un’alternativa possibile e molto concreta racchiusa nel progetto che raccontiamo in questa campagna elettorale.
È alla guida della lista Scelgo Fiuggi. Quale valore aggiunto potranno apportare i suoi candidati in un momento di profondi cambiamenti socio-economici?
Liberi di scegliere, abbiamo scelto Fiuggi. Energie, competenze, esperienza e tanto entusiasmo. In questo momento di astensionismo dilagante non mi sembra poco ed è solo l’inizio: ci sono tante nuove adesioni importanti a questo percorso oltre al contributo di chi, pur non essendo candidato, coltiva questo progetto nella convinzione che un diverso modo di amministrare la nostra Fiuggi possa essere utile all’interesse generale.
Da segretario del PD locale, come immagina il suo partito tra dieci anni?
Non sono mai stato un militante ortodosso. Sono convinto che il ruolo dei partiti sia riconosciuto dalla costituzione, ma anche che la nostra carta fondamentale sancisca il primato delle persone rispetto a qualsiasi atteggiamento ideologico. Comunque per rispondere: Organizzato, inclusivo ed aperto alle novità, mai settario e sempre pronto ad essere al servizio di progetti ampi che parlino alla società partendo dalle persone maggiormente in difficoltà.
Nel 2010 governò insieme a Baccarini: saprebbe indicarmi un pregio che riconosce all’attuale sindaco e un difetto che non vorrebbe mai avere?
Viviamo a Fiuggi e ci conosciamo tutti. Non mi sento di esprimere giudizi o pareri personali, ma posso dire che ricordo perfettamente l’esperienza amministrativa che abbiamo fatto assieme ad Alioska: mi sembra che lui a volte la dimentichi o si lasci andare a ricostruzioni imprecise. Se sarà necessario ci confronteremo anche su questo. Vorrei però concludere evidenziando l’opportunità di un confronto pubblico tra i candidati a sindaco esattamente come avvenuto nel 2018. In questo senso lancio un invito a tutti i candidati in campo.