“A conferma del modo approssimativo di agire dell’amministrazione Natalia, apprendiamo dell’intervento dell’ANAC, l’autorità per la prevenzione della corruzione nell’ambito dell’attività amministrativa, sull’appalto integrativo di progettazione esecutiva e realizzazione del viadotto dell’area della frana di via Calzatora, che ha accertato la non conformità della procedura adottata dal Comune di Anagni“.
Lo dichiara Alessandro Cardinali, candidato sindaco della coalizione SiAmo Anagni, con riferimento alla delibera dell’Anac n. 104 del 4 aprile 2023 in base alla quale è illegittima la richiesta di requisiti aggiuntivi alle attestazioni Soa (l’attestazione di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori).
Aggiunge Cardinali: “una stazione appaltante, ha spiegato l’Anac, non può richiedere ai concorrenti requisiti speciali aggiuntivi rispetto all’attestazione Soa, in quanto essa costituisce condizione sufficiente per la dimostrazione di capacità tecnica e finanziaria ai fini dell’affidamento dei lavori pubblici. Di qui l’accertamento della non conformità della procedura per i lavori di via Calzatora per un importo a base di gara per 880mila euro. Non solo: l’Anac ha anche verificato un’ulteriore violazione del Codice del Contratti da parte del Comune di Anagni per la mancata previsione dell’attestazione Soa per la progettazione. Ecco come l’amministrazione Natalia – conclude Cardinali – si muove per risolvere il grave problema di via Calzatora, chiusa da gennaio del 2021 con disagi per i residenti e per la viabilità della zona: hanno atteso due anni per l’intervento sbagliando la procedura”.