L’inaugurazione del nuovo Palazzo dei congressi di Fiuggi è stata l’occasione per riaccendere il dibattito politico sul tema delicato del turismo.
Obiettivi e strategie completamente differenti tra le coalizioni in campo. L’inizio dei comizi elettorali e i numerosi appelli al voto per il rinnovo del Consiglio comunale, i prossimi 14 e 15 maggio, hanno fatto emergere quelle evidenti differenze tra il PCI, la Scelgo Fiuggi e la FiuggInsieme, le quali, senza esclusione di colpi, si stanno dando battaglia in questo rush finale di campagna elettorale.
Il candidato sindaco del PCI, Marco Risica, nei suoi articolati interventi ha più volte sottolineato che la loro è una lista che “vuole restituire voce ai cittadini, ai giovani, alle donne, agli anziani. Impegnandosi a tutelare l’interesse pubblico, i livelli occupazionali e l’ambiente”.
“Negli ultimi anni tante sono le attività che hanno dovuto chiudere i battenti per la crisi e noi non intendiamo lasciare indietro nessuno: un intervento pubblico a sostegno degli imprenditori è indispensabile”.
Nelle ultime ore la lista Scelgo Fiuggi ha messo nel mirino la gestione e la commercializzazione del nuovo Palazzo dei congressi: “Hanno presentato con una delibera di Giunta un tariffario assolutamente non adatto a quella che dovrebbe essere invece una struttura traino per il turismo locale. L’amministrazione Baccarini, in questo fondamentale progetto, non ha coinvolto gli albergatori e i commercianti di Fiuggi che continuano a subire le scelte sbagliate di un Sindaco che ha fallito su tutta la linea”.
Secca la replica della lista FiuggInsieme: “Mai come in questo momento storico un’amministrazione comunale aveva messo a disposizione dei commercianti e degli albergatori di Fiuggi una serie di strutture di altissima qualità. Noi abbiamo le idee chiare su come trasformare Fiuggi in una città green, con il turismo che sta tornando a trainare la nostra economia. Da cinque anni, tutti i giorni, siamo impegnati con atti precisi a donare quella concretezza nella realizzazione delle opere che oggi ci viene riconosciuta dalla cittadinanza”.