La direzione dello stabilimento Henkel di Ferentino ha avviato l’apertura della procedura di mobilità per 18 dipendenti; a darne conferma – in via informale – è la stessa azienda che contattata dalla nostra redazione attraverso l’ufficio stampa ha spiegato di voler dare conto ufficialmente alla stampa della decisione solo nei prossimi giorni. Per il momento, l’unico fatto certo è che la decisione è stata presa a seguito dell’importante calo dei volumi di produzione “non dipendenti dall’azienda – ci viene spiegato sempre in maniera informale – ma per cause riconducibili a problemi di mercato“.
Sulla questione è intervenuta, con una nota, il segretario organizzativo della UILTEC di Frosinone Giuseppe Caccianini il quale ha spiegato: “siamo rimasti basiti di fronte alla decisione della Henkel di aprire la procedura di mobilità per 18 dipendenti dello stabilimento di Ferentino. Decisione che arriva a tre giorni dalla riunione europea del gruppo e a distanza di poco più di un mese dal confronto con i sindacati nel quale la multinazionale aveva spiegato le difficoltà del mercato ma di non voler toccare l’organico dipendente”.
“Siamo preoccupatissimi e rimaniamo esterrefatti per questa decisione – ha aggiunto Caccianini – solo due anni e mezzo fa, dopo la vendita dello stabilimento di Lomazzo era stata spostata qualche produzione a Ferentino e assunti alcuni nuovi lavoratori. Un potenziamento a cui non è stato dato seguito. E’ vero che ci sono difficoltà di mercato che l’azienda ha cercato di contrastare con la vendita di un marchio strategico, non possono essere i lavoratori a pagare per questo.
Chiediamo che nei prossimi sette giorni venga attivato un tavolo di confronto presso Unindustria e intanto abbiamo proclamato uno sciopero di quattro ore per il prossimo 15 maggio. Vogliamo capire quale sia la strategia della multinazionale riguardo non solo lo stabilimento di Ferentino ma anche quelli di tutto il territorio italiano”.