Un museo nel cuore di Napoli, in uno dei quartieri popolari più conosciuti e riconoscibili della città, immerso – in questi giorni di grande festa – nei colori della S.S. Calcio Napoli e dello scudetto: Jago, straordinario artista nato ad Anagni, espone qui, nella recuperata chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, una parte significativa della sua produzione artistica, tra cui “Il bambino velato”, “La Pietà” e “Aiace e Cassandra”, opera – quest’ultima – la cui cerimonia di scoprimento si è tenuta – prima – venerdì 19 maggio scorso nel corso della inaugurazione privata e, poi, il giorno successivo durante quella aperta alla città e ai tanti estimatori dell’arte di questo giovanissimo e talentuoso scultore.
LA FOTOGALLERY DELL’EVENTO






















La cerimonia di inaugurazione del museo ha visto la partecipazione a sorpresa del cantautore Giuliano Sangiorgi, leader e fondatore dei Negramaro, che ha eseguito il brano “Solo per te” in un’emozionante versione acustica accompagnato dal suo tastierista e dallo scalpello di Jago che al termine dell’esecuzione ha scoperto il telo che ricopriva “Aiace e Cassandra”, opera attraverso la quale l’artista riflette sulla violenza di genere raffigurando l’eroe acheo nell’atto di violare la profetessa troiana. “Sono onorato di vivere nello stesso secolo di Jago”, ha affermato Giuliano Sangiorgi, appositamente giunto da Lecce dove ha interrotto le prove per essere presente alla serata dell’amico scultore.
Tanti i nomi illustri presenti alle due serate, dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi al senatore Roberto Marti, da coreografo Luca Tommassini all’attore Cesare Bocci, e molti, molti altri. Ai due eventi – inoltre – non hanno voluto far mancare la loro presenza anche tanti amici anagnini, giunti nella città partenopea assieme alla famiglia di Jago al gran completo.

Il Museo Jago, dunque, da oggi, sarà ospitato nell’antica chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, nella piazzetta omonima, situata nel cuore del quartiere della Sanità, a due passi da Capodimonte; un rione storico, ancora ricco di contraddizioni ma ormai aperto al turismo e alle novità, grazie ai suoi colori e alla sua allegria, alla sua storia e – da oggi – anche grazie all’arte di Jago le cui opere esposte qui, ad oggi, sono in tutto cinque; “ma la collezione – ha promesso Jago – verrà presto arricchita”.
articolo, foto e video a cura di Ivan Quiselli, direttore responsabile anagnia.com