Durante il direttivo di circolo del 13 luglio ho manifestato la volontà di rimettere il mio mandato di segretario nelle mani del circolo stesso.
Considerato che la mia volontà era irrevocabile il Direttivo ha preso atto e ha assecondato la mia volontà, al contempo ha indicato un organo formato da tre persone che avranno il compito di traghettare il partito verso il prossimo congresso che si terrà ad autunno.
Sono stati quattro anni intensi senza dubbio, alternati a momenti belli e altri meno belli; desidero ringraziare in primis tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato, il mio direttivo, il segretario provinciale Luca Fantini che ha avallato il nostro percorso anche nei momenti più concitati e anche coloro che hanno cercato in tutti modi di delegittimarmi o farmi cadere; anche e soprattutto grazie a loro ho fatto esperienza sulla mia pelle.
Lascio la segreteria del circolo del PD di Anagni consapevole di aver sempre lavorato per il bene del partito e mai per quello mio o di un singolo individuo; prova lampante di questo atteggiamento si è avuta alle ultime elezioni amministrative di Anagni. Come circolo infatti abbiamo deciso di appoggiare una coalizione piuttosto che un’altra e pur consapevoli che la strada intrapresa non era la più facile comunque per noi restava la più coerente e soprattutto quella più in linea con la storia del partito democratico avallata e rafforzata negli ultimi tempi anche dalla linea del Segretario Nazionale.
Sia chiaro, facendo scelte diverse avrei potuto ottenere molto di più per me stesso ma in quei momenti il Segretario ha il compito di fare scelte corali e non individualistiche.
Anche se il risultato finale delle elezioni non è stato quello che ci auguravamo, possiamo dire che ad Anagni il PD è salvo e da qui bisogna ripartire; da questo zoccolo duro di persone che ci hanno votato e dai tanti ragazzi e ragazze che si sono avvicinate durante e dopo la campagna elettorale, tesserandosi con noi e riconoscendo la bontà e la coerenza della nostra scelta.
Ed in questa ottica di rinnovamento, considerato che il mio mandato si deve considerare concluso con la recente competizione amministrativa che per altro in termini numerici per il PD è stata al di sotto delle aspettative, era giunto il momento di farmi da parte.
Il PD più di tutti nelle prossime settimane dovrà organizzare una opposizione consiliare ed extraconsiliare seria e costruttiva alla compagine che governa Anagni e al tempo stesso prepararsi per prossimi appuntamenti elettorali.
Io mi sentirò ancora legato a questo partito che rappresenta ancora oggi un argine contro il populismo sempre più dilagante e pertanto mi auguro di poter tornare in futuro a gioire insieme a tanti compagni e compagne democratiche per qualche successo ottenuto.
lettera a firma Egidio Proietti