“Unire le forze e le idee condividendo la stessa visione del calcio ed i valori morali che questo sport deve trasmettere“: nasce sotto questa stella – oggi – la fusione di due società sportive – l’A.S.D. Piglio e l’A.S.D. Scalambra Serrone – nel segno, è scritto in una nota inviata a questa redazione, di “un progetto ambizioso che punta sui giovani già presenti e su tutti gli altri che, negli anni, arriveranno dalla Scuola Calcio, punto di forza del nuovo progetto“.
L’obbiettivo, spiegano dalla dirigenza della nuova società che assume da oggi il nome di A.S.D. Piglio Scalambra Serrone, è quello di costituire un’unica prima squadra e una scuola calcio che porti allo sviluppo di un settore giovanile.
“Le motivazioni che portano alla fusione l’A.S.D. Piglio e l’A.S.D. Scalambra Serrone sono relative alle sinergie che le due società potranno mettere in campo, sia di natura economica sia di natura sportiva. Questo progetto intende realizzare, sul territorio dei Comuni di Piglio e Serrone, con il coinvolgimento delle rispettive amministrazioni comunali, un “laboratorio” che sappia esprimere una grande opportunità di crescita sociale e culturale per tutta la comunità, rappresentata dal mondo del movimento sportivo e dell’aggregazione giovanile ed al coinvolgimento delle associazioni del territorio“.
“In questa logica – prosegue la nota a noi indirizzata – lo sport va concepito all’interno di un grande progetto per la comunità, quale elemento di coesione e di opportunità per le persone. Lo sport “di base” in particolare si fonda sulla gratuità e sull’impegno volontario delle persone e sulle pari opportunità per tutti. Lo sport professionale deve cercare di mantenersi in linea con questo modello. Non serve concentrarsi sulla difesa delle singole società, ma sul senso della comunità, perché lo sport è luogo e veicolo di integrazione, educazione e superamento dei conflitti. Una società sportiva deve essere definita come un gruppo di persone motivate, con la stessa vision e filosofia, che lavorano insieme per il raggiungimento d’obiettivi. La condivisione degli obiettivi è la regola principale per centrare gli stessi. Programmare vuol dire progettare una strada da percorrere: le tappe intermedie, i mezzi da utilizzare, gli strumenti per verificare la qualità e la quantità del percorso effettuato. La meta e gli obiettivi devono essere compatibili con i mezzi disponibili dalla società e quindi collegarsi alla realtà esterna nella quale è inserito il sodalizio sportivo”.