Tra i molti nobili e gloriosi monumenti ad Anagni mancava un “un monumento equestre”.
A tale imperdonabile privazione ora è stato posto rimedio e possiamo dire con orgoglio ciociaro che la città ha il suo “monumento equestre” e siamo grati all’amministrazione per averne preventivamente comunicato la “posa” alla cittadinanza!
Le ragioni che hanno determinato questa scelta sono note a chi ha ideato il manufatto, a chi ne ha voluto la realizzazione e la collocazione, ed è del tutto possibile che essa sia gradita a molti concittadini, soddisfatti della novità, che altri ne siano stupiti e increduli, e che altri ancora siano del tutto indifferenti verso questa ed altre scelte che riguardano l’immagine della città la cui configurazione urbana molto speciale viene definita dalle parole della stessa amministrazione comunale che, nell’incipit del dépliant di presentazione dell’estate anagnina, così scrive : “abbiamo ereditato dalla Storia luoghi straordinari e abbiamo la fortuna di poterli vivere: è nostro compito attualizzarli( ?! ), difenderli e valorizzarli”.
A parte l’attualizzazione, concetto misterioso… come non essere d’accordo?
AnagniViva, nella ricca antologia dimostrativa dei suoi interventi per la città, si è spesa sempre per questi imprescindibili obiettivi: la conoscenza, la tutela, la valorizzazione, come consapevolezza del valore sociale dello spazio pubblico in senso globale.
Però…però… aver tolto le auto da piazza Innocenzo III (decisione lodevolissima) e averle sostituite con “ombrelloni /tendoni” (fissi?) è sembrata un’ottima trovata per occultare il colpo d’occhio più bello della Cattedrale, l’Abside e la Cordonata. Saranno gli anagnini a dirsi contenti o preoccupati o a tacere. C’è in giro molta preoccupante rassegnazione.
Buon Ferragosto e buon San Magno a tutti!
articolo a cura della prof.ssa Anna Natalia, presidente di Anagni Viva