Chiamiamole ‘Emozioni’.
Quelle che si sono sprigionate in Piazza Corte dei Santi a San Vittore durante l’esibizione della band “BattistiRock”.
Quando nell’aria riecheggiano le canzoni di un ‘pezzo’ della storia italiana, quando a riproporle sono cinque artisti che hanno colto misteri e segreti di una personalità che andava ben oltre la musica leggera.
E quando queste canzoni le ascolti rielaborate in chiave rock, allora quelle che alle orecchie di molti potrebbero apparire ‘canzonette’, vengono elevate al rango di arte nobile che ha emozionato e commosso intere generazioni.
Il tributo a Lucio Battisti è stato un successo, il pubblico sanvittorese e non solo ha potuto applaudire la bravura del gruppo che ha omaggiato l’intramontabile Battisti, entrando nella sua imprevedibile e complessa personalità musicale.
Una voce travolgente dal ‘nastro rosa’, quella di Livia Fiorillo; una Fender Stratocaster e una Gibson SG ‘diavoletto, rispettivamente fatte vibrare da Carmine La Marra e Mirko Valle; il groove del basso di Toti Musto e i ritmi della batteria di Elvis D’amico, hanno dato vita ad uno spettacolo che ha coinvolto musicalmente ed emotivamente il pubblico presente di tutte le età.
La canzone del sole, E penso a Te, I Giardini di marzo, Una donna per amico, sono solo alcune delle perle che hanno fatto rivivere un Battisti che a suo tempo ha attraversato i generi, interpretato i suoi tempi, anticipato tendenze e movimenti.
Un dialogo silenzioso che ha fatto cantare a colpi di ricordi e sensazioni. Quel pop elettronico e colto, unico nel suo genere e rivisitato in chiave rock.
Le abbiamo chiamate ‘emozioni’, perché altri aggettivi sarebbero futili e riduttivi. Il ‘canto libero’ dei BattistiRock, non ha bisogno di interpretazioni. Ti arriva, e questo basta.
articolo a cura di Monia Lauroni