Dalla gioia all’amarezza. Dall’euforia allo sconforto. Stati d’animo non certo sereni al quartier generale del Partito Comunista italiano di Fiuggi e domani potrebbe essere ricordata come una di quelle giornate storiche da segnare sul taccuino della politica locale.
Soltanto quattro mesi fa il gruppo dell’estrema Sinistra festeggiava un risultato inatteso: dopo un quarto di secolo fuori dal Consiglio comunale, i calici tornano in alto per salutare l’elezione di ben due consiglieri nella massima assise. Marco Risica e Lorna De Santis.
Cento giorni dopo quel grande risultato si consuma un clamoroso divorzio, perché entrambi i Consiglieri lasciano il PCI per approdare nella Sinistra Italiana. Un cambio di casacca ma dello stesso colore. Quel rosso che accomuna la fede politica alla rabbia dei Comunisti che verrà palesata con chiarezza domani mattina nel corso di una conferenza stampa a Fiuggi fonte.
E sempre domani, durante i lavori del Consiglio comunale, con inizio alle 18, verrà ufficializzato il passaggio dell’ormai ex gruppo PCI in quella della Sinistra Italiana.
Uno scossone che pone non poche domande. Non potendo contare sui referenti in Assise, quale sarà la nuova linea politica del PCI? Opposizione ad oltranza fuori dal Consiglio oppure si continuerà a collaborare con l’attuale maggioranza consiliare? E quali saranno i rapporti con le altre due opposizioni? Si aprirà un dialogo con la Scelgo Fiuggi e Marina Tucciarelli oppure si sceglierà l’opzione “opposizione in strada”?
E i rapporti con i due consiglieri dissidenti? Ci sarà una cordiale convivenza nella stessa famiglia Comunista oppure nessun dialogo con chi ha infranto il sogno del PCI?
Domande e dubbi che si pongono anche in Consiglio comunale: la Sinistra Italiana continuerà a collaborare con la maggioranza consiliare? E che rapporti verranno instaurati con le altre due opposizioni?
Domani – lunedì 4 settembre – si tenterà di dare una prima risposta a tutti questi interrogativi, con la consapevolezza che il Centro-sinistra fiuggino sarà ancora più diviso e meno forte nel contrastare la maggioranza consiliare.