di Monia Lauroni
Non sarà una Festa della Madonna Addolorata qualunque quella di domani a Veroli.
Come non sarà una processione come ne conosciamo nel corso dei secoli.
Sarà proprio in nome di Maria, del suo dolore, che la Confraternita Carità Morte Orazione e Pia Unione dell’Addolorata ed il rettore Don Angelo Maria Oddi, apriranno porte e sguardi alle tante, troppe donne vittime di violenza.
In collaborazione con il centro Antiviolenza di Frosinone “Mai più ferite”, i festeggiamenti in onore dell’Addolorata diventeranno un’occasione di solidarietà e coscienza.
Quella spada conficcata nel petto dell’effige di Maria, sarà la spada per combattere ogni tipo di sopruso.
Quei piedi lignei indosseranno scarpe rosse per schiacciare il serpente della più becera violenza.
Quella che si consuma spesso nel silenzio, quella che non grida, quella che versa lacrime e manda giù sangue sacrificale nel calice di una giustizia a metà.
Nessuno può restare indifferente e anche la Chiesa a Veroli mette in atto la sua parte. Un’iniziativa lodevole e necessaria che si aprirà domani alle ore 17.30 con un intervento del centro antiviolenza frusinate all’interno della chiesa dell’Annunziata.
Una Donna per le donne, schiacciate dall’umiliazione e dalla vergogna. Da mani che non regalano carezze e sopprimono respiri.
È un messaggio forte quello che domani la Confraternita verolana, passando per il dolore di una Madre poserà ai piedi di fedeli e non.
Non è infatti solo questione di fede, di credere, di religione. È una Chiesa che apre ai problemi sociali, un’azione coraggiosa, simbolo dell’emergenza e dell’urgenza di questo serio problema, che non trova via di uscita.
Anche il momento processionale sarà accompagnato da una fiaccolata in suffragio delle donne che sono rimaste vittime anche nel corpo di violenza assassina.
Reagire insieme, Stato e Chiesa e dare voce a tutte quelle donne vittime.
Vittime non una sola volta, ma cento mille volte. Perché il frutto della violenza costringe a negarsi diventando matrigne della propria carne.
Silenziosa e misericordiosamente Sè e le altre, lungo le vie di Veroli, l’Addolorata con il suo manto azzurro cielo, sarà la forza e il coraggio che s’invera per fare di quel silenzio circostanza eloquente.