di Giorgio Stirpe
Il pane della Serie A è duro, occorrono denti buoni e la giusta fame. Ogni gara nasconde insidie, si sa, e l’ottima partenza da parte del Frosinone non deve illudere: la stagione sarà difficilissima, la salvezza un obiettivo complicato da centrare ma, nella giornata in cui alla Stirpe si è presentato il Sassuolo, possiamo confermare che le basi ci sono: gioco, tecnica, determinazione, nessuna paura e pubblico, gli ingredienti che i canarini hanno mostrato anche nella partita in cui, per la prima volta, sono andati sotto nel punteggio, fino allo 0-2, mettendo in piedi una reazione fragorosa, muscolare, tale da asfaltare gli avversari, costretti alla resa quando, forse, pensavano già di aver preso i tre punti.
Cosa è mancato in questa partita? L’approccio! Stavolta non è stato all’altezza delle prime tre giornate di campionato. Da una parte il fraseggio veloce degli ospiti, dall’altro, un pò di ruggine per la pausa dovuta alla Nazionale che ha spezzato il ritmo, due aspetti che hanno messo in difficoltà l’undici giallazzurro. Una sofferenza inusuale, due reti subite nei primi 25′, nei quali, però, ci sono stati diversi sprazzi del Frosinone pre-sosta, le giocate ariose di Soulè, alcuni rifornimenti per il puntero Cheddira, inserimenti di qualità da parte degli esterni: è mancato solo il gol a causa dei grandi interventi di Cragno e di un pò di imprecisione. Fino al rigore, trasformato da Cheddira del finale del primo tempo, per il meritato gol, fondamentale per andare negli spogliatoi con la testa un pò più leggera.
L’impressionante differenza nel possesso palla, 63% per il Frosinone contro il 37% del Sassuolo, ha consentito ai padroni di casa di controllare gli avversari nella ripresa ed approfittare delle debolezze emiliane. Un secondo tempo eroico che rimarrà nella storia del club. Nel giro di 6′ minuti il mediano giallazzuro Mazzitelli, ex della sfida e il protagonista che non ti aspetti, buca due volte Cragno facendo esplodere lo Stirpe e ribaltando il match. Turati nel finale (dopo un palo ed una traversa colpiti dagli uomini di Di Francesco) fa il resto tenendo chiusa la saracinesca, prima del poker firmato da Lirola.
Tre punti di platino che proiettano il Frosinone nelle parti alte della classifica. Fieno in cascina per un inverno che sarà difficile, benzina in un motore che potrà contare presto anche su Reinier, Kaio Jorge e Ibraimovich ancora mai impiegati dal tecnico che ne sta seguendo la crescita passo dopo passo.
La prossima gara si giocherà a Salerno, contro una diretta concorrente per la salvezza, un banco di prova ancora più importante nell’ottica della stagione.
TABELLINO
MARCATORI: 7′ e 24′ Pinamonti (S); 45’+3 rig. Cheddira, 70′ Mazzitelli (F), 76′ Mazzitelli (F), 96′ Lirola (F)
FROSINONE FORMAZIONE UFFICIALE (4-3-3): Turati; Oyono, Monterisi (46′ Okoli), Romagnoli, Marchizza; Gelli (83′ Brescianini), Barrenechea (69′ Garritano), Mazzitelli; Soulé, Cheddira, Baez (46′ Caso). In panchina: Frattali, Cerofolini, Kaio Jorge, Cuni, Reinier, Kvernadze, Lirola, Bourabia, Ibrahimovic, Lusuardi. Allenatore: Eusebio Di Francesco
SASSUOLO FORMAZIONE UFFICIALE (4-2-3-1): Cragno; Toljan, Erlic, Ruan Tressoldi, Viña (52′ Pedersen); Boloca (66′ Castillejo), Matheus Henrique; Berardi, Bajrami (52′ Thorstvedt), Laurienté (52′ Ceide); Pinamonti (80′ Mulattieri). In panchina: Pegolo, Scacchetti, Missori, Racic, Ferrari, Obiang, Viti, Volpato, Defrel. Allenatore: Alessio Dionisi
ARBITRO: Alessandro Prontera della sezione di Bologna