La FIAB FROSINONE-Su2Ruote aps insiste sulla NON fatalità degli incidenti stradali. L’associazione di promozione sociale aderente alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, considera i sinistri una conseguenza di scelte di gestione amministrativa del territorio e di comportamenti incontrollati. La sicurezza stradale è stata al centro di un convegno organizzato proprio dalla medesima associazione il 30 marzo scorso con la Fondazione Michele Scarponi. Svoltosi presso la sede della Provincia di Frosinone, vi hanno partecipato rappresentanti istituzionali, delle forze dell’ordine, delle pubbliche amministrazioni e altre associazioni.
1 – Snobbati i mezzi pubblici. In provincia di Frosinone, come nel Lazio, il potenziamento dei mezzi pubblici non è stato pari all’aumento del fabbisogno di servizi di trasporto della popolazione e comunque non tale da consentire una sostituzione del veicolo privato con quello di massa. Restano più comodi e sempre a disposizione la macchina o i motocicli.
2 – Disincentivi e incentivi. Non ci sono state campagne o promozioni massicce a tutti i livelli affinché i cittadini venissero orientati o trovassero più vantaggioso spostarsi sui mezzi di massa o condivisi. E al contempo reputassero più difficoltoso muoversi in macchina e trovare un parcheggio.
3 – Troppi veicoli a motore. L’autocentrismo è confermato anche dal tasso di motorizzazione: a Frosinone è di 79,57 auto ogni 100 auto ed è il più alto a livello nazionale (Ecosistema Urbano 2022 di Legambiente)
4 – Rischi sempre più alti. L’eccesso dei veicoli circolanti aumenta il rischio di collisione, crea congestioni soprattutto nei centri urbani e produce inquinamento atmosferico compromettendo la salubrità ambientale e sottraendo spazi ai pedoni e ai ciclisti.
5 – Le auto e le strade sono inanimate. Le automobili non si muovono da sole, ma sono governate dalle persone. Sono gli automobilisti, quindi esseri umani, che determinano l’accadimento di un sinistro con i loro comportamenti: superficialità, distrazione, devianze.
Secondo i dati Istat relativi al 2022 e al territorio nazionale, tra i comportamenti errati alla guida, si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857), valore stabile nel tempo. La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, rappresenta infatti il 38,7% del totale.
Qualche dato: nel 2022 sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 i feriti (+9,2%) e 165.889 gli incidenti stradali (+9,2%), valori tutti in crescita rispetto al 2021. Secondo i dati di Asaps, l’Osservatorio della sicurezza stradale sono 420 le vittime di incidenti stradali solo nei fine settimana di questa estate (da giugno a inizio settembre) Spesso le vittime sono giovani.
6 – Certezza della sanzione. Alla vigilia di un irrigidimento delle norme del codice della strada, l’associazione continua a ribadire che leggi più dure sono inefficaci se non ci sono strumenti di deterrenza reali, sul territorio. Strumenti di controllo e vigilanza anche con sistemi tecnologici, e certezza che la violazione venga perseguita.
7 – Disciplina del traffico. La vigilanza va accompagnata da interventi a carattere duraturo ovvero infrastrutture viabili, segnaletica o contesti urbanistici, che non consentano manovre imprudenti e che inducano in maniera forzata a rallentare il veicolo condotto.
8 – Il fattore culturale. Alla base delle azioni personali o collettive, è fondamentale una sensibilità ed un’educazione verso la sicurezza stradale e le regole di civile convivenza, che devono diventare sistemici e integrati nell’ambito della formazione scolastica e delle abitudini familiari.
9 – Sostenibilità significa responsabilità sociale. Dunque, significa che le scelte amministrative e politiche di adesso vanno orientate affinché si creino condizioni di vivibilità migliore per le nuove generazioni. Decisioni impopolari che riguardano pochi non possono determinare le sorti di una comunità intera.
10 – Siamo in Europa o no? Per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030. La Dichiarazione di Stoccolma del febbraio 2020 auspica una vision “zero vittime” per il 2050.
Frosinone, 18 settembre 2023
nota a cura dell’ufficico Comunicazione di FIAB FROSINONE-Su2Ruote aps