Gli angeli esistono e ieri sera hanno strappato alla morte un neonato che ha rischiato di morire. In via Verghetti, nel popoloso quartiere de Il Colle a Fiuggi Città, si è sfiorato il dramma: nel tardo pomeriggio un bambino di pochi mesi ha rischiato di restare vittima di una ostruzione da cibo. Uno di quegli innumerevoli casi che vedono neonati e bambini vittime sacrificali di un fato cattivo e crudele.
Questa volta però a vegliare su di lui ci sono stati due angeli, l’infermiera professionista Serena Marsecani e lo stimato dottor Eugenio Frascaro, figlio dell’indimenticabile medico e sindaco di Fiuggi Antonio Frascaro. Ad accorgersi che qualcosa non andava durante la poppata, fino addirittura a perdere i sensi, è stata la mamma, la quale, tempestivamente, è uscita dalla propria abitazione a chiedere aiuto. Immediatamente sono intervenuti il medico e l’infermiera che si trovavano a pochi passi dall’abitazione, applicando alla lettera il manuale di intervento in caso di ostruzione completa.
Al contempo sono stati allertati i sanitari del 118, i quali, in pochissimi minuti sono intervenuti trasportando il lattante all’ospedale dove è tutt’ora ricoverato!
LE RACCOMANDAZIONI DELL’OSPEDALE “BAMBINO GESU'” DI ROMA
Per correttezza dell’informazione e nella speranza di offrire ai nostri lettori una guida in caso di emergenza, riportiamo le informazioni e la raccomandazioni diffuse dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
“L’ostruzione è completa quando il corpo estraneo ha creato un vero e proprio “tappo” nelle vie aeree e impedisce completamente il passaggio di aria: in questa situazione il bambino non è più in grado di tossire o di piangere ed è impossibilitato a emettere qualsiasi suono.
L’ostruzione completa rappresenta pertanto un’emergenza che merita un intervento immediato poiché, se non viene rapidamente risolta, porta all’insufficienza respiratoria e all’arresto cardiaco in pochi minuti. Il paziente non è in grado di tossire, nè di piangere o parlare. In questo caso il soccorritore deve eseguire le manovre di disostruzione, che variano secondo l’età del paziente. Le manovre per disostruire le vie aeree del lattante (in caso di ostruzione completa) sono due.
Pacche interscapolari: Porre il paziente in posizione prona sull’avambraccio del soccorritore, in modo da creare un piano rigido;
Mantenere la testa in leggera estensione e più in basso rispetto al tronco; Appoggiare l’avambraccio sulla coscia; Applicare 5 vigorosi colpi in sede interscapolare, con via di fuga verso l’esterno per evitare accidentali traumi del capo.
Oppure le Compressioni toraciche
Posizionare il paziente in posizione supina su un piano rigido (come descritto per le pacche dorsali);
Eseguire 5 profonde (3-4 cm) compressioni toraciche, sul terzo medio dello sterno subito al di sotto della linea immaginaria che unisce i due capezzoli, con la frequenza di circa 1 ogni 3 secondi. Le due manovre andranno alternate fino alla risoluzione della ostruzione completa o fino a quando il lattante non diventa incosciente”.