“La sanità è un tema fondamentale per i cittadini e le amministrazioni comunali hanno il dovere di fare da cassa di risonanza alle necessità che emergono dalle persone e porle all’attenzione delle istituzioni competenti. Senza un’azione di pressione verso la Regione Lazio per esempio, un territorio anche di dimensione importanti e strategicamente ubicato a livello logistico, rischia fortemente di essere penalizzato ed escluso da quelli che saranno gli investimenti e la futura programmazione dei servizi e delle prestazioni. Questo purtroppo sta accadendo a Ferentino”.
A dichiararlo in una nota congiunta i consiglieri comunali Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti, Alfonso Musa e Antonio Pompeo: “responsabilmente e in maniera propositiva, nello scorso mese di luglio abbiamo presentato una mozione con la quale impegnavamo il sindaco ad attivarsi per il potenziamento dell’offerta sanitaria sul nostro territorio, a fronte del generale disagio della popolazione: sono troppo pochi i posti letto, viviamo in un’area, la valle del Sacco, fortemente impattata a livello di patologie tumorali. Purtroppo rispetto a tanti altri comuni a noi vicini che si battono strenuamente per i diritti dei loro cittadini, a Ferentino questo non accade: al sindaco Fiorletta e alla sua maggioranza della sanità poco interessa, poco interessa se i cittadini manifestano preoccupazione, se chiedono più servizi, se sono costretti ad emigrare fuori provincia per cure decenti. Portare tali istanze al tavolo dove si decide sicuramente non vuol dire ottenere risposte certe e immediate, ma dimenticarsi anche di farlo significa girarsi dall’altra parte rispetto a quello che chiedono le persone di Ferentino”.
“Proporre di potenziare la Casa della salute, con più medici, apparecchiature e prestazioni; accompagnare la struttura verso la trasformazione in Ospedale di Comunità; potenziare la sanità territoriale attraverso nuove strutture vista la centralità della città rispetto ad un comprensorio vasto come il nostro: abbiamo invitato il sindaco a fare questo. Abbiamo richiesto una commissione consiliare dedicata, proprio per dare più forza all’istanza. Dopo circa tre mesi non c’è stato alcun cenno al riguardo, nonostante il sindaco e l’amministrazione si fossero impegnati ufficialmente a convocarla”.
“Vuol dire che va tutto bene secondo i piani alti del palazzo comunale – hanno concluso i consiglieri – ma forse è proprio perché questa amministrazione si è barricata nelle stanze e poco vive il territorio, che non si sta accorgendo che la sua azione quotidiana va da tutt’altra parte rispetto alle esigenze dei cittadini. Sembrano uno di quei vecchi apparecchi radiofonici che non riescono più a sintonizzarsi sulle stazioni e invece di diffondere musica, gracchiano. Non solo sulla sanità, ma su diversi altri settori”.