di Silvia Scarselletta; foto di Lucia Palone e Maria Grazia Borgia
Si è conclusa con grande entusiasmo e partecipazione, domenica 1 ottobre, la quarantanovesima edizione della Sagra dell’Uva Cesanese, a Piglio, in provincia di Frosinone. Tradizionale festa in onore del protagonista assoluto di questo Borgo e oltre – il Vino Cesanese – la Sagra dell’Uva ha mantenuto alte le aspettative, arricchendo le strade principali del paese con stand enogastronomici costituiti da una vasta selezione di vini e prelibatezze locali, deliziando la comunità di prodotti tipici e non solo, permettendo alle persone di scambiare momenti di gioia e spensieratezza, euforia e allegria.
Nonostante la sventura della peronospora, la cui presenza ha attanagliato parecchi produttori vitivinicoli, il trionfo di Bacco è emerso in tutta la sua vitalità e nessuno è riuscito a resistere al suo brio; la festa è stata infatti profondamente vissuta sia dai cittadini pigliesi che dai numerosi turisti, che anche in questa edizione hanno voluto curiosare in una delle strade principali del vino, assaporandone le tradizioni più remote.
Nata, infatti, come festa popolare di carattere locale, la Sagra dell’Uva era originariamente dedicata alla celebrazione dell’inizio della vendemmia, dove, con cadenza annuale, ogni contadino impiegava le proprie forze nella raccolta dell’Uva Cesanese, unica uva a bacca rossa nel Lazio – è importante ricordarlo – che può vantarsi del primo e unico titolo di DOCG dal 2008.
Ballare, cantare e degustare vino sono state le prerogative per un divertimento assicurato, il tutto contornato da musica, arte e spettacoli! Non sono mancati infatti gli angoli dedicati alla cultura, soprattutto quella folkloristica, la cui particolarità è stata risaltata dai costumi ciociari raccontati dai più famosi pittori europei del XIX e XX secolo, la Mostra “CiociArt”, sita proprio nella strada principale del paese.
Ciocie danzanti, gonne rosse e balli di gruppo hanno animato totalmente il paese, assieme al rullo di tamburi delle band e alle performance incantevoli dei giocolieri e degli sbandieratori, indispensabili anche a creare un ricordo indelebile nelle menti dei dolcissimi fanciulli vestiti da ciociari.
“Anche quest’anno il nostro borgo ha avuto l’onore di ospitare migliaia di persone – afferma il primo cittadino di Piglio Mario Felli – a nome mio e dell’intera amministrazione, non possiamo che ringraziare i nostri concittadini per il loro indispensabile contributo, ma anche i turisti, che come ogni anno ci hanno fatto sentire il loro apprezzatissimo calore”.