di Silvia Scarselletta
“Già dallo scorso anno si parlava di una manovra di bilancio per il 2024; si prevedono più soldi in busta paga per i cittadini con reddito medio-basso per l’intero 2024”; è quanto affermato dalla Premier Giorgia Meloni intervenendo in conferenza stampa durante una sospensione del Consiglio dei Ministri.
In seguito la spiegazione delle linee generali del Documento Programmatico di Bilancio: “ringrazio tutti e ringrazio il Consiglio dei Ministri, questo governo cerca ogni anno di fare un passo avanti”.
“È una manovra che prevede complessivi 24 miliardi e che coinvolge una platea di 14 milioni di cittadini, vi sarà un aumento in bustapaga che mediamente corrisponde a circa €100 al mese”.
Un provvedimento chiaramente molto importante e di sostegno che presuppone una grande percentuale di benefici. Si tratta di una riforma fiscale dedicata a tutti, ma che per ovvi motivi al momento non gioverà ai redditi più alti a causa delle poche risorse di cui si dispone.
Non saranno esclusi i pensionati: il lavoro di sostegno verso le pensioni più basse è uno degli obiettivi prefissati, viene infatti confermata la super rivalutazione delle pensioni minime per gli over 75: “le future pensioni sono da sempre state un problema in continuo rinvio nell’attesa di occuparsene in un altro momento, ma questo crea degli squilibri e ciò è sbagliato”, ribadisce la Premier.
Conferme e novità per Ape sociale e Pensione donna: fondo unico per la flessibilità in uscita, che consente di andare in pensione a sessantatré anni con trentasei anni di contributi per i disabili, i disoccupati e i gravosi e trentacinque anni per le donne, come già Pensione Donna prevedeva.
Ma non è finita qui; la Manovra 24 dispone di nuove regole anche per quanto riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: 5 miliardi di euro a disposizione per gli aumenti contrattuali, oltre 2 miliardi di euro per la sanità, ma quest’anno la priorità è il rinnovo del contratto del comparto sicurezza: “non si può più accettare una realtà nella quale un poliziotto prende di straordinari poco più di 6€ l’ora, che è meno di quanto prende un collaboratore domestico – afferma Giorgia Meloni – e per quanto riguarda il tema della Sanità, la priorità è una: l’abbattimento delle liste d’attesa; ci concentreremo su questo unico e grande obiettivo”.
Sul primo piano rimane sempre la famiglia, con incentivo alla natalità; si amplificano le misure per un importo di circa un miliardo di euro, particolare il tema del congedo parentale: si aggiunge un ulteriore mese utilizzabile fino ai sei anni di vita del bambino, utilizzabile o dalla madre o dal padre, retribuito fino al 60%.
Si aumenta poi il fondo per gli asili nido: “l’obiettivo è l’asilo nido gratis per il secondo figlio – spiega Giorgia Meloni – ma la misura più significativa riguarda il tema della decontribuzione delle madri; con due figli o più non devono pagare i contributi a carico del lavoratore, perché una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società, perciò lo Stato cercherà di compensare pagando i contributi provvidenziali. Il lavoro e la maternità sono due cose che possono stare insieme e noi vogliamo incentivarlo”.
Novità anche sul fronte del Fringe Benefit (misura detassata che il datore di lavoro può dare al lavoratore): arriverà a 2.000€ per i lavoratori con figli e a 1.000€ per gli altri lavoratori.
Si intensifica poi il principio “più assumi e meno paghi”: le imprese avranno una super deduzione del costo del lavoro pari al 120% se assumeranno a tempo indeterminato,130% se si assumono mamme, under 30, percettori di reddito di cittadinanza e persone con invalidità.
Ultimo, ma non meno importante, è il lavoro autonomo: viene infatti prorogata per altri tre anni l’indennità reddituale e operativa, una sorta di cassa integrazione dei lavori autonomi e ampliato il reddito previsto per poterne usufruire. Inoltre quest’anno i lavoratori autonomi non dovranno pagare l’anticipo IRPEF a Novembre, ma potranno rateizzarlo in cinque rate da gennaio a giugno.
“Un lavoratore è un lavoratore – conclude Giorgia Meloni – e va tutelato indipendentemente dal tipo di contratto e manzione che svolge”.