Nove antiche epigrafi, testimonianze straordinarie del passato della Città di Anagni, che un tempo – probabilmente – si trovavano collocate nelle varie sale del palazzo comunale di Anagni e che sono state poi spostate in un deposito, forse per via dei lavori di ristrutturazione; lì sono poi state abbandonate per anni, fino a quando – grazie alla segnalazione di anagnia.com e all’interessamento del dott. Nello Di Giulio e del dott. Guglielmo Viti – sono state recuperate e fotografate, per essere “esposte” – per ora solo virtualmente – di seguito, su questo articolo.
Ad interessarsi del trasferimento delle epigrafi verso il magazzino più adatto e più riparato dove tuttora si trovano, è stato il vicesindaco della città di Anagni Riccardo Ambrosetti, su specifica richiesta, appunto, di questa redazione.
“Presto – fanno sapere dal Comune di Anagni – queste antiche documentazioni epigrafiche delle quali si era perduta la memoria verranno ripulite e ricollocate in idonei spazi pubblici ancora da individuare dove potranno essere lette ed ammirate da tutti, anagnini e non“.
La più antica, tra queste, risale al 1883 ed è dedicata a Vittorio Emanuele II, “Padre della Patria”.
C’è poi quella fatta realizzare dalla Città di Anagni per commemorare il VI centenario della morte di Dante Alighieri, del quale ci racconta il prof. Tommaso Cecilia in questo video realizzato da anagnia.com nel 2021.
Un’altra, datata 3 giugno 1904, celebra i caduti anagnini nella “battaglia di Abba Carima” (in realtà la iscrizione corretta sarebbe dovuta essere “Abba Garima” – n.d.r.), meglio conosciuta come battaglia di Adua, momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia che si combatté il primo marzo 1896 nei dintorni della città etiope di Adua tra le forze italiane comandate dal tenente generale Oreste Baratieri e l’esercito abissino del negus Menelik II.
Ecco, di seguito, tutte le epigrafi rinvenute e messe in sicurezza:
XIII FEBBRAIO 1921
Nel VI centenario dantesco da questa città fatta sacra dai ricordi del poema il popolo nostro lanciò al mondo il monito divino auspicio perenne delle fortune d’Italia. Onorate l’altissimo Poeta, l’ombra sua torna ch’era dipartita…
AL COMM. VINCENZO GIMINIANI
benefattore insigne del Collegio Regina Margherita e del civico ospedale la patria memore e grata
22 aprile 1906
A PERENNE RICORDI DEI NOSTRI VALOROSI CONCITTADINI CADUTI PER L’ONORE DELLA PATRIA NELLA BATTAGLIA DI ABBA CARIMA
Serg. Anzellotti Camillo, Soldati Ciprani Magno, Ciprani Vincenzo, Alberti Anatolio, Alteri Ignazio
3 giugno 1904
A RUGGERO BONGHI
Fondatore del Collegio Regina Marghierita Anagni riconoscente 22 aprile 1906
A VITTORIO EMANUELE II
padre della Patria la città di Anagni
III giugno MDCCCLXXXIII
A RICORDO DELLE INSIGNI BENEMERENZE DI LEONE XIII
verso la città di Anagni al cui patriziato appartenne il consiglio comunale pose
3 giugno 1905
A GIOVANNI GIMINIANI
sindaco illustre della città esempio raro di civiche virtù luce ai venturi per il retto operare.
Il consiglio comunale auspice il popolo riconoscente
23.8.1950
prima parte quasi completamente illegibile
[…]
fulgido esempio ed ai posteri nobil vanto
i fratelli d’armi di questa storica città
uniti e compatti per una vita novella e gagliarda
il pensiero inchinano la gloria cantano
ferma fede giurano su questo marmo
che affidano al tempo ed accolgono nel cuore
il severo monito della Patria
che a tutti gli italiani delle alpi all’Etna grida
Giustizia – Pace – Lavoro
10-10-1920
A perenne memoria del giorno XXII maggio MDCCCXC quando Margherita di Savoia Regina d’Italia venuta a visitare le orfanelle raccolte sotto l’egida del suo nome allietò la popolazione di Anagni dell’augusta sua presenza
Il consiglio municipale unanime pose