Di Giorgio Stirpe
Notte di Halloween anticipata per il Frosinone, una giornata che sembrava trionfale, trasformatasi in incubo con un finale thrilling che neanche Alfred Hitchcock avrebbe potuto immaginare.
Avanti di tre gol fino al minuto 72, i giallazzurri hanno improvvisamente perso la bussola quando ormai l’impresa sembrava fatta, subendo un ribaltone cocente quanto incredibile, concedendo al Cagliari due reti in pieno recupero. Una beffa amara per una rimonta che Di Francesco aveva già vissuto sulla sua pelle quando era sulla panchina del Lecce. Allora fu il Milan di Allegri a vincere con un clamoroso 3-4.
Davvero un peccato dover uscire in questo modo dallo Stadio Unipol Domus perché, come detto, il Frosinone aveva messo in campo lo spirito solito, dando risposte davvero importanti in replica alla sconfitta di Bologna. Ancora una volta l’undici ciociaro era sceso in campo con convinzione, coesione e nessun timore reverenziale, aggredendo subito l’avversario, mettendolo in apprensione in più circostanze, per destabilizzare sul nascere i propositi della squadra di Ranieri e la sua idea di essere di fronte all’avversario probabilmente “giusto” per poter muovere, con i tre punti, una classifica davvero deficitaria.
Un Frosinone audace, aiutato, così ben dice il proverbio, anche dalla fortuna, perché i due legni colpiti nel primo tempo da Mancosu (il primo su calcio di rigore), hanno tenuto la porta difesa da Turati, immacolata e gettato nello sconforto i rossoblù.
Nel primo tempo, poi, tutti in piedi ad applaudire Soulé e il Frosinone! Uno show, quello del giovane argentino, che ha lasciato a bocca aperta anche i tifosi del Cagliari presenti alla Domus Arena, nella giornata che ha consacrato il trequartista giallazzurro entrato ormai di diritto nel club dei migliori calciatori del campionato italiano, ma non solo, perché, secondo le statistiche, solo Jude Bellingham, la stella inglese del Real Madrid, è più giovane di Matias Soulé tra i giocatori che hanno segnato almeno cinque gol in stagione nei cinque grandi campionati europei.
credits photo: Frosinone Calcio
Quindi, ad inizio ripresa, il primo gol in Serie A di Brescianini, un premio per il giovane mediano che fin lì aveva brillato in mezzo al campo assieme ai suoi compagni di reparto.
Insomma, si erano create tutte le condizioni per una giornata trionfale che, nel giro di pochi minuti, ha cambiato improvvisamente sapore rendendo amaro il pomeriggio al gruppo giallazzurro che si è dovuto inchinare di fronte ad un bomber smaliziato come Pavoletti entrato di diritto, con questa doppietta in pieno recupero, nella storia del calcio sardo che ricorderà a lungo questa incredibile domenica di ottobre.
La sconfitta non deve assolutamente gettare nello sconforto il Frosinone che, al contrario, deve fare tesoro di quanto accaduto in Sardegna. Questa è la Serie A, categoria nella quale occorre mantenere alta la concentrazione fino all’ultimo secondo contro ogni avversario!
Sono stati tanti gli aspetti positivi nei primi 70′ dell’Unipol Domus e da quelle il gruppo ripartirà, per continuare su un percorso che, fino ad oggi, è andato oltre ogni più rosea aspettativa.
IL TABELLINO
CAGLIARI (4-3-2-1) : Scuffet; Nandez (42′ Zappa), Goldaniga, Dossena, Augello; Deiola (45′ Pavoletti), Makoumbou, Prati; Jankto (62′ Azzi), Mancosu (62′ Viola); Luvumbo (62′ Oristanio). A disp: Radunovic, Lapadula, Hatzidiakos, Pereiro, Wieteska, Sulemana, Petagna, Obert, Shomurorodv, Di Pardo. Allenatore: Claudio Ranieri
FROSINONE (4-2-3-1): Turati; Lirola (73′ Oyono), Monterisi, Romagnoli, Marchizza; Brescianini (80′ Okoli), Barrenechea; Reinier (73′ Bourabia), Baez (55′ Garritano), Soulè; Cuni (55′ Cheddira). A disp .: Frattali, Cerofolini, Lulic, Kaio Jorge, Caso, Kvernadze, Bidaoui, Ibrahimovic. Allenatore: Eusebio Di Francesco
RETI: 23′ Soulè (F), 37′ Soulè (F), 49′ Brescianini (F), 72′ Oristanio (C), 76′ Makoumbou (C), 93′ Pavoletti (C), 95′ Pavoletti (C)