di Giorgio Stirpe
La partita di Torino era importante oltre l’aspetto del risultato, importante per capire se dal punto di vista psicologico la squadra avrebbe risentito del ko subito a Cagliari in quel finale rocambolesco che ha lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente.
Mister Di Francesco ha ottenuto le risposte che voleva: il Frosinone c’è, ha messo alle spalle la Unipol Domus, non ha perso le proprie caratteristiche e continua, con convinzione, ad andare avanti per la propria strada affrontando ogni gara con la stessa spensieratezza vista fino a questo momento.
La serata di Torino è stata perfetta sotto ogni punto di vista. Il tecnico ha dato spazio a calciatori fin qui poco utilizzati per dare loro l’opportunità di giocare minuti ed entrare ancor di più nel progetto tecnico. In attacco c’erano due debutti dal 1′, quello di Ibrahimovic e quello di Kvernadze. Il primo è riuscito a segnare la sua prima rete con la maglia giallazzurra sbloccando il risultato in avvio di partita, facendosi trovare pronto in area di rigore su un pallone vagante, il secondo ha impensierito sulla trequarti la difesa granata con incursioni interessanti. I due, promossi a pieni voti, possono essere considerati, a tutti gli effetti, pronti per essere protagonisti anche in campionato, ritagliandosi spazi più ampi.
Così come pure Kaio Jorge, il brasiliano che tutti credono possa esplodere, come il suo compagno di squadra Soulè, perché dotato di gran tecnica ma, purtroppo, non dello stesso fisico. Il suo assist a Reinier, per la rete del definitivo 1-2, è stato delizioso, e non l’unica perla della serata. Solo l’estremo difensore granata Gemello, infatti, gli ha negato anche la gioia del gol con una gran parata. Il giovane talento aspetta ora una chance dal primo minuto che, siamo certi, arriverà molto presto.
Tra le noti positive non si può non citare anche il secondo portiere del Frosinone, quel Cerofolini che, per tante motivazioni, a 24 anni non ha ancora avuto veramente modo di dimostrare il proprio valore ai livelli più alti del calcio italiano. Chiamato a sostituire Turati, l’estremo proveniente dalla Fiorentina, ha salvato più volte il risultato, guadagnandosi una sicura nuova possibilità in quel di Napoli, dove i canarini si recheranno per giocare, per la prima volta nella storia del club, gli ottavi di finale di Coppa Italia.
Allo Stadio Grande Torino si è rivista anche una difesa ben disposta in campo e attenta, che ha concesso davvero nulla a Sanabria e Zapata, coppia temibile che si è infranta contro il muro eretto dai due centrali canarini Monterisi e Okoli, ben protetti dai mediani. I quattro gol subiti a Cagliari in 25′ minuti circa sono alle spalle.
Di Francesco può dunque sorridere per aver ritrovato il “suo” Frosinone, e può guardare con fiducia ai prossimi impegni di campionato. A cominciare dal match di lunedì sera prossimo in casa contro l’Empoli, nella quale in palio ci saranno punti pesanti per tornare a correre verso la salvezza.