Non si trova più la carcassa della capretta trovata morta in un agriturismo lo scorso fine agosto, probabilmente mangiata dai cinghiali come riferito ai Carabinieri dai proprietari dell’attività che si trova alla periferia di Anagni. Va da sé che la situazione adesso si fa ancora più intricata.
Secondo il racconto di alcuni testimoni la capretta è stata vista già morta e filmata attorno alle ore 21.05 di quella sera nei pressi del locale. Se ciò verrà confermato dalle indagini della Procura della Repubblica la posizione dei cinque ragazzi indagati potrebbe alleggerirsi notevolmente; infatti, per quanto discutibile, il loro gesto non sarebbe perseguibile in quanto la Legge non contempla una condanna per vilipendio su un animale.
L’avvocato Giampiero Vellucci a capo del collegio difensivo composto dagli avvocati Filippo Misserville, Pietro Polidori, Daniele Natalia e Francesca Ruggeri si chiede: “come mai il titolare dell’agriturismo ha presentato denuncia soltanto quando il video è diventato virale? E perché non si è subito rivolto ai carabinieri ed al servizio veterinario dell’Asl?”. Insomma, una vicenda tutta ancora da chiarire.