Riceviamo e di seguito pubblichiamo senza modifiche e integralmente la nota inviata a questa redazione dal gruppo “Naturalmente insieme per Filettino”:
Con una nota cristallina, il gruppo di maggioranza del Comune di Filettino “Naturalmente Insieme per Filettino”, risponde alle accuse lanciate in questi giorni in relazione alla decisione del Tar del Lazio sulla procedura in corso sull’ostello comunale.
Accuse esternate sia dal gruppo di minoranza “Tre Torri” e dai soliti facinorosi “leoni da tastiera”, che continuano a prendere abbagli gettando fango.
“Poiché cento bugie non fanno una verità, decidiamo di trattare argomenti specifici, richiamando informazioni oggettive –si legge nella nota del gruppo di maggioranza Naturalmente Insieme per Filettino- durante la campagna elettorale di maggio 2023, la nostra lista aveva espresso la volontà di procedere alla revoca in autotutela della procedura riguardante l’ affidamento dell’ostello comunale. Volontà consolidatasi con atti amministrativi conseguenti. oltre le perplessità per le tempistiche (alle porte delle elezioni amministrative), tra i requisiti di ammissione alla manifestazione di interesse dell’11/4/2023 era previsto che i soggetti presentatori, almeno dal 2020, svolgessero attività turistico-ricettive ed avessero nel triennio 2020/2022 almeno un fatturato medio specifico di euro 80.000. Tale richiesta, a fronte di un canone di locazione di 7.200 annui, a nostro avviso, si configurava come criterio illogico ed in contrasto con i principi di parità di trattamento e libera concorrenza, compromettendo la più ampia partecipazione e precludendo – in modo immotivato – il coinvolgimento delle imprese locali che, in considerazione dell’economia peculiare di un piccolo comune montano, difficilmente raggiungono tale volume di affari. Alcuni ex amministratori -continua la nota- e relativi supporters pubblicano un post che recita: ” il Comune di Filettino condannato a pagare 800 euro per le spese processuali e deve far firmare il contratto alla Coop per la gestione dell’ostello oppure ricorrere al Consiglio di Stato, procedimento lungo e costoso. Se perde anche lì, dovrà pagare tutti i mancati guadagni arretrati (si tratterebbe di alcune centinaia di migliaia di euro). Intanto rischia di pagare quelli di questa estate” Inoltre il capogruppo di minoranza, avv. Terrinoni, a mezzo stampa, dichiara che la scelta dell’amministrazione comunale, di procedere alla revoca in autotutela, è scellerata e che la sua lista si è sempre opposta a tale scelta. In verità l’avv. stesso, nel suo comizio del 6/05/2023 così tuonava, in pubblica piazza: “a proposito degli ostelli, invitiamo il Sindaco attualmente in carica a non andare avanti nel fare il contratto con l’aggiudicatario di questa gara, perché sarà il Sindaco che entrerà dopo a dover affrontare quel problema. Noi vogliamo rivedere tutto il procedimento amministrativo, vogliamo rivedere virgola per angolo tutto e dopodiché se saremo
noi a dover fare quel contratto lo faremo…però prima di farlo vogliamo vederci chiaro tutto””. Per rispondere ad entrambi, la nota del gruppo di maggioranza, riportando alla luce l’unica verità, conclude così la nota: “ L’ordinanza del TAR Lazio, è solo la fase cautelare del giudizio, in cui il Collegio ha disposto esclusivamente la sospensione dell’atto impugnato e condanna il Comune al pagamento delle spese della presente fase cautelare (800 euro). Il Comune si costituirà regolarmente nella fase di cognizione piena. La prima udienza è fissata il 31/01/2024. Noi abbiamo fatto quello che abbiamo detto, il nostro tentativo è ispirato da un principio che la maggior parte dei filettinesi ha condiviso con noi, dandoci fiducia. OPPORTUNITÀ PER TUTTI!”: