di Monia Lauroni
Fino a oggi, in nessuna scuola della provincia di Frosinone si era mai pensato che anche la dismenorrea e i dolori mestruali potessero essere considerati come assenze giustificabili, andando di fatto a discriminare le studentesse nel loro percorso scolastico.
Una stasi finalmente interrotta dall’IIS Sulpicio di Veroli, grazie all’iniziativa studentesca e alla preside Marianna Stefania Ladisi che ha accolto l’istanza dei giovani rappresentanti.
Possiamo definirla una lezione di educazione civica, che cade in un momento particolarmente carente, un cambiamento necessario che è partito dai nostri giovani.
È stata infatti l’iniziativa e la solidarietà di studenti e studentesse a innescare il cambiamento. E questo non è certo il primo caso in cui l’istituto verolano ha dato prova del pragmatismo della sua filosofia educativa.
Anticipando il Parlamento, ascoltando le esigenze degli studenti ed imparare oltre i libri il rispetto e la dignità. Di fatto la scuola ernica non conteggerà i giorni di assenza dovuti ai crampi e ai dolori mestruali invalidanti.
Un grande passo, un primato di cui Veroli può sentirsi fiera.