di Giorgio Stirpe
Un Frosinone infinito, irriducibile, incredibile! Soffre, sbuffa, si sbatte contro un buon Genoa e alla fine vince!
Novanta minuti duri difficili. Si poteva vincere ma anche perdere perché le squadre si sono affrontate a viso aperto, ma il cuore grande dei ciociari ha avuto la meglio con un protagonista inatteso, il guardiano della difesa Monterisi, entrato a metà ripresa ed eroe dello Stirpe.
La pausa per le nazionali ha suggerito qualche cambiamento a Di Francesco nell’undici iniziale. Cheddira è tornato di nuovo dal 1′ al centro dell’attacco, dopo aver lasciato spazio per diverse settimane a Cuni, in mediana premiato Bourabia dopo due panchine consecutive ed un impiego, fin qui, piuttosto scarso, causa prestazioni eccellenti dei propri compagni di reparto.
Uno stop al campionato sofferto dal Frosinone che, così come accaduto nella precedente occasione contro il Sassuolo, ha avuto difficoltà in avvio lasciando la possibilità agli avversari di rendersi pericolosi. Al contrario degli emiliani, però, i genoani non sono stati altrettanto cinici sotto porta sbagliando due clamorose chance di passare in vantaggio. Il Frosinone ha ringraziato, si è riorganizzato alzando pian piano pressione e baricentro, anche se il centrocampo più folto impostato da Gilardino, ha fatto in modo che fosse sempre il Genoa ad avere un possesso maggiore del pallone, contravvenendo alla regola non scritta, fin qui applicata dal Frosinone che, praticamente in tutte le partite, ha avuto questa statistica a proprio favore, anche nelle sconfitte, come ad esempio contro l’Inter (53% Frosinone, 47% neroazzurri).
Tutto questo fino a quando la stellina di casa Soulè, si è acceso all’improvviso, piegando le mani all’estremo difensore rossoblù Martinez, con un tiro, ad essere onesti, non irresistibile.
Una fiammata immediatamente imitata da Malinosky che ha permesso al Genoa di pareggiare nell’occasione più complicata della prima frazione. Un gol di alta precisione balistica (quasi bissato al quarto d’ora circa del secondo tempo con una punizione da posizione defilata fermata solo dalla traversa), una prodezza dell’ucraino, per continuare la saga dal titolo “contro il Frosinone solo gol impossibili!”.
Nel secondo tempo si è rivisto il Frosinone che siamo abituati a vedere. Squadra aggressiva e decisa, precisa nelle imbucate ad innescare i due motorini sull’esterno, Oyono e Marchizza (protagonista sfortunato costretto ad uscire per un infortunio a metà ripresa), per portare pericoli dalle parti di Martinez, ma Genoa sempre pronto a ribaltare l’azione. Un match frizzante e divertente, piuttosto aperto, a conferma di una mentalità ormai consolidata quella della squadra di Di Francesco, di provare sempre e comunque, ad offendere senza fare calcoli alcuni.
Non in linea con le ultime positive uscite, la partita di Ibrahimovic, che si è fatto vedere poco, si è divorato un’occasione interessante, sostituito da Caso, un folletto tra le linee genoane che ha portato scompiglio in più occasioni. Il trequartista è pronto per avere uno spazio maggiore, Di Francesco lo osserva ed è pronto a concedergli minuti in più, come sempre fatto con tutti i componenti della rosa. Sotto questo aspetto va sottolineato l’ottimo lavoro del trainer giallazzurro capace sin dall’inizio di far sentire tutti parte del progetto, e proprio grazie a questo atteggiamento oggi può contare su una panchina profonda davvero e non solo sulla carta.
A centrocampo ha giganteggiato il solito Barrenechea, ormai punto di riferimento irrinunciabile in regia. Il resto dei ragazzi in campo hanno dato tutto, senza risparmiare alcuna energia.
Così, nel finale, l’impresa. I ciociari hanno sofferto le ripartenze degli ospiti tirando fuori il carattere che fin qui ne ha fatto la squadra rivelazione del torneo. Tre punti al 94′, classifica da sogno (18 punti) e un campionato che si può già considerare il più bello della storia del club frusinate.
Frosionone-Genoa 2-1, il tabellino
Reti: 33′ Soulé, 37′ Malinovskyi, 94′ Monterisi
Frosinone (4-2-3-1): Turati 5,5; Marchizza 5,5 (70′ Monterisi 7), Romagnoli 6, Okoli 6,5, Oyono 6; Bourabia 5,5 (60′ Brescianini 6), Barrenechea 5,5; Soulè 6,5, Reinier 5 (80′ Gelli s.v.) Ibrahimovic 5,5 (60′ Caso 6); Cheddira 5,5 (80′ Kajo Jorge).
Genoa (3-5-2): Martinez 5; De Winter 6,5, Vogliacco 6,5 (88′ Vasquez s.v), Dragusin 6,5; Sabelli 6,5, Frendrup 5,5, Badelj 5,5 (88′ Hefti s.v.), Strootman 6 (44′ Thorsby 5,5), Haps 6 (88′ Galdames s.v); Malinovskyi 7 (79′ Messias s.v.), Puscas 5.
Arbitro: Zufferli di Udine