di Monia Lauroni
I disabili di Pignataro Interamna stiano “in campana” ché per il periodo festivo non potranno avere un posto dove fare sosta veicolare. Ed è proprio una campana l’oggetto della polemica, un grosso arredo natalizio che, per ordinanza del sindaco Benedetto Murro, è stato posizionato in un luogo cruciale per le esigenze di chi dovrebbe avere diritti garantiti sempre.
Attenzione: il provvedimento ha carattere di temporaneità ma è evidente la contraddizione per cui, in un periodo di maggior frenesia motoria, proprio coloro che per motivi certi devono essere aiutati esattamente in ordine a quella avranno uno spazio in meno per parcheggiare. Ma leggiamo l’ordinanza che riguarda lo spazio in via Roma, quello adiacente la ex farmacia, è la numero 58 del 14 dicembre. “In data 12 aprile 2022, con ordinanza numero 9/2195, veniva installato un parcheggio riservato alle persone invalide”.
Il documento prosegue: “In occasione delle Feste Natalizie l’amministrazione ha fatto posizionare sul suddetto parcheggio una campana luminosa”. Perché proprio in quel luogo e perché la celebrazione del compleanno del Primo tra gli ultimi ha previsto che alcuni suoi figli venissero sia pur temporaneamente sfrattati? L’ordinanza parla di un “unico punto strategico, pianeggiante e non di pericolo per la pubblica circolazione, tenendo conto anche della notevole dimensione”.
Insomma, o la campana andava a pregiudizio fisico degli spot di sosta per i disabili oppure non andava per nulla ed amen. L’amministrazione ha scelto quindi, non senza legittime polemiche, che per un dato lasso di tempo una luminaria valesse il disagio dei suoi cittadini meno fortunati. E’ ovviamente nel novero delle facoltà che competono, ma al contempo è anche nel novero delle cose su cui riflettere.
E sulle quali replicare indignati in legittima dialettica socio-politica come ha fatto il consigliere di minoranza Luigi Risi del gruppo civico “Prima Pignataro”. La controversa decisione è sfociata nella disposizione di avviare “la sospensione temporanea, fino a rimozione della campana luminosa, del parcheggio riservato ai ‘portatori di handicap’ (termine peraltro desueto e poco elegante in un documento ufficiale) dal giorno 14 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024”. Cioè per un numero di giorni tale da costituire presupposto quasi certi di disagi notevoli per l’ex utenza.
Luigi Risi, che parla apertamente di “disonore per l’intera comunità pignatarese” ha tra l’altro scritto scritto indignato: “La condotta del sindaco evidenzia il livore, la supponenza, l’arroganza, la protervia di chi, pur essendo ufficiale di governo, e pur avendo giurato sulla Costituzione, mostra di (non) essere avvezzo al rispetto delle leggi vigenti ed al rispetto della libertà di autodeterminazione delle persone con disabilità”.
E in chiosa l’amministratore-oppositore chiede “di rimuovere la sconsideratezza del sindaco che ha una visione distorta di quanto accade intorno a lui”.
Poi, a monito: “Noi non ci vergogniamo, ci opponiamo”. Perché, al di là delle ragioni tecniche e del diritto di esercitarle, il suono e la vista delle campane dovrebbero annunciare una festa. E non può esserci festa, neanche in accezione laica e civica, dove sia pur pro tempore si sconfessa quella frase: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.