di Monia Lauroni
Natale in chiave di Sol a Veroli, il 26 dicembre alle ore 18.00, con il tradizionale appuntamento musicale dell’apprezzatissimo Coro “Gaudete in Domino”.
‘Cantate Popoli’, il suggestivo viaggio musicale attraverso luoghi, tempi e linguaggi diversi e lontani, ci condurrà in un’atmosfera particolarmente suggestiva, attraverso un repertorio che spazierà dai brani più celebri della tradizione musicale natalizia a canti meno noti, ma che appartengono al patrimonio della nostra storia.
Un viaggio che verterà su pagine di letteratura ispirata alla natività, tratta sia da opere di celebri compositori sia dal repertorio tradizionale europeo e di diversi continenti rivisitato in originali elaborazioni del brillante Maestro e Direttore Luigi Mastracci.
A fare da quinta a questo capolavoro di voci, di umanità, di esperienza e testimonianza, la misteriosa e imponente Chiesa di Sant’Erasmo.
Note dolcissime accarezzeranno le navate di quello che un tempo era il ‘regno di Apollo’, voci di vento si libereranno sui Nodi dell’Apocalisse, la buona Novella calpesterà il Serpente.
Qui, dove sacro e mito sopravvivono da secoli, si canterà la gioia, il Cielo che è sceso sulla terra, l’Eterno che entra nel tempo, l’Onnipotente che si fa povero, l’Altissimo che diventa piccolo, il Forte che si fa debole. Nel prodigio del canto che unisce, di anime che allietano altre anime.
Questo è lo spirito del Coro Gaudete in Domino, questa la missione del Maestro Mastracci che nel progetto corale ha investito anima e buona parte di vita.
Il programma, a primo sguardo, dà in parte la cifra di quello che sarà l’evento concertistico più atteso di Veroli: dall’ Austria di Gruber alle arie fiamminghe cinquecentesche di Arcadelt. L’italia dei primi anni ‘40 con De Marzi, per raggiungere gli Stati Uniti del grande pianista Blake e poi Berlin, noverato tra i più importanti compositori del Novecento. Ancora aree di Couperin ci immergeranno nella Francia del 1700 per poi volare su altri spartiti verso il rinascimento musicale tedesco con Praetorius.
Brani immortali della tradizione e grintose note ‘spiritual’, tutto il fascino e il calore dei canti che, da sempre, coinvolgono intere generazioni, in particolari elaborazioni musicali del Mastro Mastracci che esaltano la bellezza di un repertorio tradizionale, anche di quello ancora poco divulgato, rendendolo fruibile al grande pubblico, lasciando intatto l’equilibrio espressivo orientato al mistero dell’Incarnazione.
A dare eleganza e ricercatezza assoluta saranno i brani composti dallo stesso Maestro, un ‘enclave’ di raffinatezza nello stato di anime del Coro verolano.
Tra i bravissimi coristi spiccheranno le voci dei solisti: Alessandra Diana, elegantissimo soprano che è di per sé un’Annunciazione; il contralto Elisenda Planes, il Tenore Costantino Magnante ed il Basso Augusto Antonaroli. Alle percussioni Maurizio Fiorini.
Pianista e Direttore: Maestro Luigi Mastracci.
Un concerto dal grande valore musicale, comunicativo, ma soprattutto emotivo. Come un frullo di tramontana che tiene saldi i valori e le cose nobili e belle.