di Ivan Quiselli e Anna Natalia
Nei giorni scorsi – nella Casa della Cultura e dei Giovani di Palazzo Bacchetti – Carmelo Burgio, Generale di Corpo D’Armata nei Carabinieri, ha presentato il suo libro “Nassiriyah: dall’attentato alla ricerca della verità”, nel quale ricostruisce il tragico attentato del 12 novembre 2003 che distrusse la base militare Maestrale, sede della MSU italiana dei Carabinieri (Multinational Specialised Unit), provocando la morte di 28 uomini, 19 italiani e nove iracheni. Nella sala gremita dal numeroso pubblico, si notava la presenza dei Carabinieri, di altri rappresentanti militari e delle autorità civili di Anagni. e del territorio.
In qualità di direttore di anagnia.com, ho curato, assieme all’amico carissimo Costantino Airoldi, Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri, la presentazione e la conduzione dell’ incontro che oggi commentiamo insieme alla prof. Anna Natalia, dopo che alcune difficoltà tecniche ne hanno ritardato la comunicazione.
Ci scusiamo per questo con il protagonista e con tutti i presenti ad un evento non riconducibile alla semplice cronaca quotidiana perché meritevole di particolare attenzione.
Ai brevi saluti istituzionali, come ora vengono chiamati gli interventi dovuti dei rappresentanti istituzionali locali, è seguita la presentazione dell’ autore e del suo libro. E il Generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio è entrato subito nello scenario della vicenda da delineare per ricordarla anzitutto ai meno informati e a coloro che della debole e corta memoria fanno un alibi frequente ma poco convincente.
Abbiamo quindi ascoltato una ricostruzione dei fatti attraverso il riferimento ad una documentazione accurata e puntuale, valida sotto il profilo storico, che ha impegnato l’ autore per lunghi anni, alla ricerca della verità, senza trascurare nulla, anzi sottolineando i segnali di scarsa efficienza, se non di vera e propria carenza, per esempio nelle misure di sicurezza e di protezione della base e dei militari in campo. Ad essi, il loro Comandante ha sempre riconosciuto dignità e valori umani che ne rendevano prioritaria la salvezza in ogni evenienza bellica e dei quali si sentiva responsabile in una realtà nella quale la vita e la morte erano sempre presenti. A tali convincimenti è possibile riferire la scelta delle brevi citazioni poetiche che aprono ogni capitolo. Tutte di Giuseppe Ungaretti, tutte tratte dagli scritti di guerra del poeta, evidentemente molto amato.
Ma nelle parole con cui si snodava il “racconto” di guerra non c’era traccia di enfasi né di facile retorica a cui assai spesso si ricorre nei resoconti di vicende che necessitano di eroi ad ogni costo. I toni e le memorie erano segnati da franchezza e sobrietà certamente non frequenti. Incalzato dalle domande che, come organizzatore dell’ iniziativa presentavo, Burgio non si è sottratto a ricordi scomodi ed ha affermato di aver conservato ogni possibile dettaglio del giorno della tragedia e di quelli che sono seguiti anche trattenendo l’onda delle emozioni e dei sentimenti, con un accenno all’intricato e complesso iter processuale avviato dalle autorità.
Nel pubblico si è avvertita presto una qualche sorpresa e certamente molta emozione, legate ad un dibattito non scontato né edulcorato che ha rivelato tratti talora sorprendenti nella personalità dell’autore, il suo retroterra storico-culturale, la collaudata professionalità in ambito militare nel quale si orienta con l’autorevolezza di chi ne conosce bene gli ingranaggi.
Infatti, Carmelo Burgio non si è sottratto ad alcun chiarimento che gli veniva richiesto ed ha firmato con evidente piacere un gran numero di copie del libro, intrattenendosi con cordialità con chi lo ringraziava e salutava.
le foto scattate nel corso della presentazione dal dott. Osvaldo Caperna
Ci sembra, dunque, di poter dire che, fortunatamente, ci sono Generali e generali e che essi non sono tutti uguali e quanto emerge dalla ricostruzione della tragedia di Nassiryah di cui si è parlato in questo incontro ha segnato certamente la storia dell’Arma e si iscrive nella storia degli ultimi venti anni del nostro Paese.
Alcune copie del libro “Nassiriyah: dall’attentato alla ricerca della verità” del Generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio sono attualmente disponibili presso la sede dell’ufficio Pro Loco di Anagni, in piazza Tommaso Gismondi. Chi desidera acquistarne una copia può contattare il numero telefonico 0775727852 oppure può recarsi direttamente in loco. Gli orari di apertura sono i seguenti: 10:00 – 12:30, 15:30 – 18:00.