Il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo di petardi nella notte di San Silvestro. Prima di lui, diversi altri sindaci di Comuni del Lazio – tra cui Fiumicino, Fondi, Ciampino e Marino – avevano adottato lo stesso provvedimento; il divieto – a Roma – scatterà il 31 dicembre e sarà in vigore fino alla mezzanotte del 6 gennaio.
“Resta consentito – si legge nell’ordinanza – l’uso di fontane luminose, tubi lancia-coriandoli, bacchette scintillanti e di tutti i materiali espressamente consentiti dal d.Lgs. 29 luglio 2015 n.123. L’inosservanza delle disposizioni contenute nell’ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro oltre al sequestro dei materiali, ferme restando le sanzioni più gravi applicabili ai sensi della normativa vigente“.
“Oltre a rappresentare un pericolo per la salute umana determinano danni pesantissimi sul fronte ambientale”, sostiene la Società Italiana di Medicina Ambientale che, poi, spiega: “in base ai dati ufficiali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, tra il 2012 e il 2023 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno. Ma non sono solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei botti: si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti”.
C’è poi la questione ambientale: secondo quanto sostenuto dal S.I.M.A., durante l’arco di un anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di Pm10 presente nell’aria, con un forte incremento nella notte di Capodanno. I valori generati sono tripli rispetto al limite giornaliero.