di Monia Lauroni
Un concerto ‘eclettico’ tra classico e pop, un pomeriggio di musica che ha spaziato da Bach ai Metallica, da Mendelssohn a Cyndi Lauper in un programma senza confini. “CantiAmo il Natale”, il concerto dell’ensemble Dominae Vocalia, è stato un trascinante arricchimento per Veroli.
Un insieme di straordinarie voci al femminile che hanno dato vita a qualcosa di superlativo. Hanno attraversato generi ed epoche diverse valorizzando l’eclettismo dell’ensemble. Semplicemente straordinario. Quando la tecnica si incontra con la passione, la voce con l’anima, incrociando generi ed epoche diversi, esplode tutta la potenza della Musica.
Voci leggere e poi possenti come frullo di uccello che vola via dall’ albero, nel Teatro Comunale Veroli si è cantato il Natale nel suo miracolo. Quello di un’onda di trascinanti e belle sensazioni che sanno coinvolgere e ammaliare. La straordinaria esibizione si è aperta con due brani del Ceremony of Carols di Britten accompagnate al pianoforte dal maestro Marco Francesco Palazzi. Dalla musica del ‘900, un passaggio nel XVI secolo con la purezza dei canti a cappella. Indietro nel 1800 con Mendelsshon-Bartholdy, e improvvisamente il rock ‘melodico’ dei Metallica con Nothing else matters.
La dolcissima True colors di Cyndi Lauper ha lasciato la nota ai battiti del cuore degli Spiritual per poi prestarsi ad un brano natalizio particolarmente eclatante nato dall’armoniosa mescolanza dell’Olimpo della musica con mostri sacri del calibro di Bach, Schubert e Beethoven. Immancabili i classici Jingle bells e Carols of the bells eseguiti magistralmente in un movimento composto e vibrante di voci e di cuori.
È così che intende il canto il direttore e maestro Cristina Tarquini: bravura e tecnica senza anima e fantasia sarebbero vane.