Paolo Benanti, presbitero francescano, teologo e consigliere del Papa sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia, sostituirà Giuliano Amato alla guida della commissione Algoritmi. Lo ha annunciato Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria del governo di Giorgia Meloni. “Padre Benanti è il nuovo Presidente della Commissione AI per l’informazione. Professore della Pontificia Università Gregoriana, è l’unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite. In questi mesi di lavoro ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare al Premier Meloni e al collega Butti”, ha detto Barachini.
Padre Benanti è anche docente presso l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio di Anagni.
Benanti si occupa di intelligenza artificiale ed etica delle tecnologie da molti anni, faceva già parte della commissione e da ottobre è anche uno dei 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board, un comitato che si occupa di intelligenza artificiale istituito dall’ONU.
Teologo e presbitero del Terzo ordine regolare di San Francesco, docente alla Pontificia Università Gregoriana, nell’ottobre del 2023 Benanti è stato inserito dal Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, nel New Artificial Intelligence Advisory Board. Composto da 39 esperti di varie parti del mondo, il gruppo dovrà definire una governance internazionale dell’Intelligenza artificiale in vista del Summit sul futuro in programma per il 2024. Benanti è tra i più stretti consiglieri di Papa Francesco sui temi dell’innovazione tecnologica. Studioso di etica, bioetica ed etica delle tecnologie, Benanti già nel 2018 era stato inserito dal Ministero dello sviluppo economico nel gruppo di trenta esperti che dovevano elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale e quella sulle tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.