di Giorgio Stirpe
E’ stato un Frosinone dai due volti quello piegato in casa dal Monza (2-3) e alla quarta sconfitta consecutiva in campionato. Un peccato davvero la prestazione fornita nel corso del primo tempo dalla squadra allenata da Di Francesco, 45 minuti che hanno compromesso l’intero match. A nulla sono valsi gli ottimi ultimi 40 minuti di partita con la rimonta fermata sul più bello e l’ultimo guizzo venuto a mancare.
La partita era molto delicata perché, per la prima volta in stagione, il Frosinone ha sentito la pressione di dover fare risultato. Il solo punto raccolto nelle precedenti cinque partite disputate, infatti, hanno accorciato la classifica alle spalle dei canarini. Alla vigilia del match contro il Monza, dunque, c’era curiosità per capire come i ciociari avrebbero reagito alla tensione.
I brianzoli avversari ostici per tutti, si sono presentati compatti, ben allenati da Palladino, con alcune individualità tecniche di spicco quali Colpani, Pessina, Carboni e Dany Mota.
E l’inizio di partita ha messo in evidenza le preoccupazioni di questo momento, con i giallazzurri volenterosi ma un pò disuniti, non corti come al solito e per questo vulnerabili nelle ripartenze degli ospiti soprattutto per vie centrali. In uno dei contropiedi manovrati, gli ospiti hanno capitalizzato con la rete di Dany Mota (19′).
Di Francesco ha recuperato Reinier e Lirola, subito in campo dal 1′, assieme ad Harroui, alla seconda da titolare dopo la Lazio, schierato in mediana al fianco di Barrenechea. Sul marocchino il portiere del Monza Di Gregorio ha compiuto una prodezza: l’ottimo calcio di punizione del fantasista, indirizzato all’angolino, che avrebbe permesso alla squadra ciociara di agguantare il pareggio (25′) è stato neutralizzato dall’estremo brianzolo.
Per gli oltre venti minuti finali si è rivisto un Frosinone tanto arrembante e manovriero quanto però fumoso negli ultimi sedici metri avversari con Cheddira apparso spaesato al centro dell’attacco.
In contropiede, al 45′ la doccia gelata per i ciociari che, ancora una volta, si sono fatti sorprendere in contropiede dai biancorossi, in gol con Carboni per lo 0-2 che ha mandato tutti negli spogliatoi.
La buona notizia di questa gara per Di Francesco è il recupero di capitan Mazzitelli tornato in campo ad inizio ripresa. La sua presenza nel cuore del centrocampo si è fatta immediatamente sentire, ha portato beneficio ai compagni di squadra che hanno preso coraggio nel tentativo difficile di rimonta del doppio svantaggio che, al 55′ è diventato triplo a causa dello sfortunato quanto clamoroso autogol di Soulè.
Harroui ha avuto però il guizzo immediato che ha riportato vigore al Frosinone che mai ha alzato bandiera bianca, provando fino alla fine, a regalare un’altra grande soddisfazione al pubblico di casa. I canarini hanno profuso il massimo sforzo guadagnando un calcio di rigore (atterrato Caso), trasformato da Soulè (75′). La rete ha infuocato lo Stirpe e la squadra di Di Francesco che ha messo in campo tutto il potenziale offensivo a disposizione nel finale giocando a due punte con Kaio Jorge e Cuni sostenuti da Caso, Soulè e Ibrahimovic.
La ricerca disperata del pareggio ha portato ad un arrembaggio senza tregua, un po’ confusionario, che non ha però prodotto vere e proprie occasioni da gol per i canarini.
Le statistiche, al termine della gara, hanno spiegato molto: 58% di possesso palla per i giallazzurri contro il 42% del Monza, 2 soli tiri degli avversari verso la porta (e 2 gol), a testimonianza di come quello della Serie A sia un campionato difficile dove conta soprattutto essere concreti e su questo aspetto il tecnico Di Francesco dovrà lavorare molto in vista del girone di ritorno.
In panchina è rimasto per tutti i 90′ il neo acquisto Fares Ghedjemis, altra scommessa del direttore Angelozzi, giovane talentuoso che presto si troverà a cimentarsi in un calcio sicuramente più competitivo della terza serie francese da cui proviene.
Era l’ultima gara del girone d’andata. Il Frosinone chiude con una parabola discendente ma la classifica è ancora discreta. La squadra ha sempre il pubblico dalla sua parte e l’abbraccio finale con i tifosi, nonostante la sconfitta, è un viatico importante per il prosieguo della stagione.
C’è il mercato aperto e la possibilità di migliorare la rosa lì dove occorre.
LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO
Partiti non bene, intimoriti nel palleggio, poco lucidi nelle scelte. Sui tre gol non ci è girato bene, gli errori in questo momento li paghiamo in maniera netta, più rispetto all’inizio. Ottima comunque la reazione della squadra dopo il 3-0. Ci dispiace perché rispetto a quello che produciamo non portiamo risultati a casa, nonostante abbiamo il possesso palla sempre maggiore rispetto agli avversari. Sconfitta amara, ci siamo fatti male da soli. Le ultime sconfitte vanno a pesare sulla classifica ma non siamo mai stati dominati durante le gare. Peccato perché produciamo gioco, la squadra ha dato tutto in campo, per la maglia, ma non è andata come volevamo.