Una riflessione comune sulla lotta alle mafie, per dare l’opportunità anche ai più giovani di comprendere non solo il significato profondo della parola “Legalità”, ma anche di conoscere la diretta testimonianza dalla viva voce di una sua forte figura di spicco. Protagonisti di una giornata memorabile – quella di oggi, 22 gennaio 2024 – gli studenti della scuola secondaria di primo grado annessa al Convitto Nazionale “Regina Margherita” diretto dal prof. Fabio Magliocchetti i quali hanno avuto la possibilità di incontrare Pietro Grasso, ex magistrato e già presidente del Senato della Repubblica Italiana nell’ambito del progetto “Lettura” intrapreso dal loro Istituto.
Un racconto appassionato, quello di Pietro Grasso, il quale ha definito questo periodo della sua vita – che gli dà la possibilità di incontrare tanti ragazzi – come il più bello della sua vita. E poi, il ricordo commosso degli amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: “come loro – ha detto – ho rischiato di morire in un attentato che poi non andò a segno”. Altrettanto emozionati i ragazzi che hanno ascoltato le sue parole.
“Ognuno deve chiedersi cosa può fare per combattere la mafia perché c’è bisogno di tutti noi”, ha spiegato l’ex presidente del Senato, invitando i ragazzi ad appassionarsi allo studio, perché solo lo studio apre le porte al futuro.
L’incontro – organizzato dalle docenti Marisa Tola e Cosetta Marini – si è tenuto alla Sala della Ragione del palazzo comunale e ha visto la presenza – tra gli altri – del sindaco di Anagni avv. Daniele Natalia il quale ha tenuto a specificare di guardare con “ammirazione all’impegno di un uomo di tale spessore nell’educare i giovani sul valore della legalità e della giustizia. Una vita intera – ha proseguito Daniele Natalia – dedicata alla lotta contro un male assoluto dei nostri tempi, la mafia, e spesa oggi insegnando ai giovani. Una missione testimoniata oggi ad Anagni come esempio di dedizione e coraggio. La sua presenza ci ha regalato momenti di profonda emozione per i quali non posso che ringraziar il dott. Grasso, in particolar modo per aver condiviso con noi la sua storia, i suoi insegnamenti e per averci mostrato come la memoria e l’eredità di Falcone e Borsellino continuino a vivere e a ispirare le nuove generazioni anche attraverso la sua testimonianza. Oggi Anagni si è arricchita non solo di cultura, ma di un rinnovato senso di giustizia e responsabilità civile“.
Verso la fine dell’incontro, tre giovanissimi studenti della classe III A – Piergiorgio Pro, Giulia Scarselletta e Sofia Di Lello, affiancati dal loro docente di Educazione musicale prof. Egert Pano – si sono esibiti in un riuscitissimo balletto con il sottofondo musicale di una canzone rap scritta e musicata dagli stessi studenti.
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