Risolto – per quanto in parte – un problema, se ne para innanzi un altro… di pari portata; è quanto accade nel quartiere di via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (ma anche in diverse altre zone della città) dove ormai da diversi mesi orde di cinghiali sono di casa mettendo a repentaglio l’incolumità di persone e cose. Non bastava l’invasione di ratti nella zona (problema – dicevamo – fortunatamente in via di risoluzione grazie al tempestivo intervento del consigliere comunale Riccardo Natalia che subito dopo la pubblicazione del nostro articolo ha fatto piazzare trappole in punti strategici del quartiere): oggi, infatti, è la volta dei temuti ungulati.
Gli avvistamenti sono pressoché quotidiani e la situazione contingente impone di agire con tempestività ed urgenza, ma è chiaro che il problema va affrontato attraverso un’assunzione comune di responsabilità e con un approccio condiviso tra Forze dell’Ordine, Ente locale ed associazioni.
Nel caso specifico del quartiere di via Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, esso sorge a ridosso dell’aperta campagna, senza che vi sia alcun impedimento allo sconfinamento degli ungulati e ciò provoca disagi e timori.
I residenti hanno paura ad uscire a piedi perché temono di incontrare gli animali che grufolano a pochi metri dalle abitazioni non solo di notte, ma anche in pieno giorno, nella ricerca di cibo: una problematica che spaventa i residenti e preoccupa molto anche gli agricoltori.
La specie, considerata invasiva, è anche portatrice del virus della Peste suina africana; a ottobre scorso, la Regione Lazio ha autorizzato l’abbattimento dei cinghiali in sovrannumero nel frusinate. Per quanto, da allora, i cacciatori dispongolo del via-libera nell’Ambito Territoriale 1 di cui fanno parte 17 comuni per riportare sotto controllo la diffusione della specie, ad oggi la situazione non sembra essere cambiata di molto.