“Ho scritto nei giorni scorsi al sindaco Daniele Natalia, per avere un confronto urgente sulla preoccupante situazione dell’ospedale di Anagni. Lo ringrazio perché oggi mi ha ricevuto e ne è scaturito un confronto cordiale e diretto, un’ interlocuzione che dovrebbe sempre esserci tra maggioranza e opposizione su temi così delicati”; è quanto si legge in una nota inviata a questa redazione dal prof. Francesco Sordo, segretario cittadino del Partito Democratico di Anagni.
“Ho rappresentato, sin dal giorno dopo il Congresso che mi ha eletto – prosegue Sordo – la necessità di cambiare passo sul tema della Sanità. Il Direttivo e la Segreteria del partito hanno già varato un tavolo tematico permanente sull’ospedale. Questo “faccia a faccia” può essere un’altra tappa di avvicinamento che può aiutarci a costruire una proposta credibile in materia”.
“Con il Sindaco abbiamo condiviso la storia “negativa ” del Presidio sanitario di via Onorato Capo. Che ha raggiunto il punto di non ritorno con il Decreto 80 del presidente Renata Polverini che di fatto ha chiuso ogni servizio ospedaliero esistente ad Anagni. E a nulla servì che all’epoca sedesse in Regione un consigliere anagnino. Negli anni si è perso molto ma adesso anche ciò che si è ottenuto in termini di medicina territoriale è a rischio. Il P.A.T. chiuderà di notte. Facile immaginare che presto scomparirà”.
“Il sindaco, da parte sua, ha snocciolato date e servizi precisi che da qui all’estate verranno aperti. Tra tutti i famosi posti di Oncologia dall’ospedale di Sora, un reparto di Lunga degenza e infine anche un Punto di primo intervento. Su questo percorso ho presentato le reticenze e i dubbi miei e del partito. Su questo tema i cittadini di Anagni e del comprensorio non possono essere presi in giro. Chi garantisce che i tempi di attuazione verranno rispettati? Con quale personale sanitario visto che i concorsi vanno spesso deserti? Con quali servizi aggiuntivi, necessari ai malati oncologici piu che ad altri?”.
“Abbiamo altresì il dovere di vigilare che le parole del Sindaco, gli Atti della Asl e della Regione Lazio, trovino riscontro nei fatti – conclude Sordo – perché sul tema la pazienza è finita. Ne vale il bene della Città, per la quale siamo sempre disponibili”.