Si è tenuto con il successo aspettato, l’incontro presso l’azienda “Marletta Teresa” di Piglio in via Anticolana, con le rappresentanze degli agricoltori delle provincie di Roma, Frosinone e Latina. La finalità dell’evento, che è stato coordinato come sempre in maniera magistrale dal professor Gaetano D’Onofrio è stato di fornire all’aziende le informazioni inerenti alla campagna assicurativa 2024 (iniziata il 1 marzo) e dell’importanza della tutela del reddito delle stesse.
Si sono trattate interessanti tematiche legate al mondo dell’agricoltura e dei recenti decreti legislativi. Il primo intervento previsto è stato quello del dottor Davide Ronca presidente Codive di Verona, che ha illustrato ai presenti il decreto Masaf del 21 febbraio 2024, inerente l’informativa sulle misure di gestione del rischio 2022/2023, attestante la risoluzione parziale della contribuzione pubblica e l’erogazione delle risorse per la gestione dei rischi. È stata poi la volta del dottor Michele Marani, direttore Condifesa Codive di Verona, che ha parlato del nuovo Pgra 2024 e della campagna assicurativa 2024.
Non sono mancati gli interventi dei responsabili “Generali spa agenzia 178 di Frosinone”, Luciano Pisterzi e Onofrio Tecchia, con che hanno illustrato i dati assuntivi.
A concludere è stato l’onorevole Luca Sbardella, da sempre a sostegno delle aziende agricole, non solo come imprenditore nello stesso ramo, ma ha detto la sua e su come il Governo Meloni e il ministro delle politiche agricole Lollobrigida, intende muoversi in tal senso e si è impegnato pubblicamente per proporre un decreto di anticipo dell’inizio della campagna assicurativa di almeno due o tre settimane a partire dal prossimo anno, anziché come vige ancora ora il primo di marzo, così da tutelare in toto la categoria anche con il Fondo di Mutualità Nazionale che preleva direttamente dalla PAC e chiede agli agricoltori di assicurare le catastrofali obbligatoriamente. Quindi gelo, siccità e alluvione saranno obbligatorie e l’agricoltore potrà decidere di includere nella polizza grandine, vento, eccesso pioggia, oppure integrare il pacchetto assicurativo con un fondo di mutualità oltre a poter intraprendere azioni ex post, conosciute nella vecchia legge 185 in caso di fortissime calamità per integrare il reddito degli agricoltori.
Gli onori di casa, naturalmente sono stati effettuati da parte dei responsabili dell’agenzia Marletta, nella persona di Pasquale Afilani, che ha proposto anche uno scambio di opinioni sui contenuti dell’evento ed eventuali proposte da proporre agli interlocutori presenti.
“Per il periodo 2023-27 dal bilancio Ue arriveranno agli agricoltori 264 miliardi di euro. Il cofinanziamento e il finanziamento nazionale aggiuntivo porteranno il bilancio pubblico totale dedicato agli agricoltori e alle comunità rurali a 307 miliardi di euro. Più volte – ha detto Afilani – è stato anticipato che le imprese agricole sono sottoposte a normative differenti rispetto a quelle delle altre tipologie di attività e questo riguarda i contratti di lavoro dipendente che hanno delle peculiarità, ma anche la determinazione del reddito. Nel nostro primo incontro che abbiamo fatto a Piglio, nell’azienda Marletta, ci siamo concentrati proprio sulla determinazione del reddito imponibile e in particolare sulla tassazione delle aziende agricole. In precedenza abbiamo avvertito l’esigenza di definire esattamente quando ci troviamo di fronte a un’azienda agricola e chi è il coltivatore diretto. Questi due elementi sono essenziali per poter capire nel modo più semplice possibile la tassazione delle aziende agricole. È nostra intenzione proseguire con questi incontri formativi e informativi con le aziende e gli agricoltori della Ciociaria in particolare”.
Anche la segretaria della “Marletta servizi” Maria Cenciarelli, ha preso la parola: “Il nostro piano, permette di fare multiple associazioni tra le varie avversità. La quantificazione dei danni avviene sempre al momento della raccolta, o per lo meno il più vicino possibile a tale data poiché se eseguita con molta antecedenza si dovrà tener conto anche degli effetti peggiorativi come ad esempio un aumento della marcescenza del prodotto. Il calcolo è dato dalla differenza tra la resa effettiva e la resa assicurata tenendo sempre in conto ingenti compromissioni qualitative. La misurazione della perdita di raccolto nelle polizze sperimentali avviene tramite indici specifici legati agli eventi atmosferici. Il piano assicurativo, resterà immutato – ha continuato – e l’agricoltore dovrà presentare la Manifestazione di Interesse per tutti i prodotti presenti nell’azienda agricola prima di effettuare il proprio PAI, coprendo così tutta la produzione. Nel piano non compariranno più le rese, ma solo dei valori standard. Resta sempre il documento principale per quanto concerne la superficie, la tipologia di prodotto da assicurare e il Comune di pertinenza per potere verificare l’obbligo assicurativo. Non sarà possibile intestare più certificati assicurativi quindi per ogni PAI – ha concluso la Cenciarelli – sarà sottoscrivibile un solo certificato assicurativo. La Manifestazione di Interesse deve essere redatta per tutte le aziende che non sono in possesso di un Piano Assicurativo Individuale e deve riguardare tutte le tipologie di prodotti presenti”.
foto di Giancarlo Morini